L’agente Federico Pastorello racconta in un lungo messaggio sui social network retroscena e motivazioni del trasferimento di Romelu Lukaku al Chelsea
L’addio all’Inter di Romelu Lukaku continua a tenere banco. L’operazione di calciomercato che ha portato al ritorno dell’attaccante belga al Chelsea ha battuto ogni record per la Premier League e non solo. Sommando le cifre riconosciute per il cartellino nei vari trasferimenti per tutta la carriera, il centravanti protagonista dello scudetto nerazzurro è diventato il giocatore più prezioso di sempre.
Ma il suo agente, Federico Pastorello, ha scritto una lunga lettera aperta diffusa attraverso i suoi profili social per dire ai tifosi dell’Inter che il suo trasferimento al Chelsea non è stato in alcun modo “architettato” o “forzato” solo per la preoccupante situazione finanziaria del club nerazzurro.
Lukaku, ha scritto Pastorello, “non ha mai manifestato pubblicamente alcun disagio o malcontento riguardo la sua esperienza all’Inter“. In questo scenario, l’offerta del Chelsea l’ha toccato perché quel club per lui rappresenta qualcosa di speciale.
Almeno dal 2009, rivela Pastorello, quando un sedicenne Lukaku è andato a visitare Stamford Bridge e affermato con matura lucidità che un giorno su quel terreno di gioco avrebbe giocato con la maglia dei Blues.
Leggi anche – Lukaku al Chelsea, Tuchel rivela cosa ha fatto per tornare
Lukaku al Chelsea, l’agente rivela: “Cosa ha fatto l’Inter per trattenerlo”
Quella sfida, dopo una prima esperienza non proprio da favola, con i Blues, è rimasta come un discorso sospeso. L’attuale offerta di Roman Abramovich, ha scritto Pastorello, rappresenta “la possibilità di chiudere il cerchio e, da professionista esemplare quale è, ha deciso che era il momento di accettare nuovamente quella sfida“.
Non è stata una decisione facile, ha spiegato. Né per Lukaku, per via del legame maturato nel tempo con i tifosi dell’Inter. Né per la società. Pastorello spiega che l’ad Giuseppe Marotta, il direttore sportivo Piero Ausilio e il nuovo tecnico Simone Inzaghi hanno fatto di tutto per convincerlo a restare. “Ma ci sono circostanze che vanno oltre la loro sfera decisionale e dipendono dalle indicazioni della proprietà” ha concluso.