Con un gol ai tempi supplementari la Spagna conquista la finale delle Olimpiadi di calcio raggiungendo per la corsa all’oro il Brasile che aveva eliminato il Messico
Sarà tra Spagna e Brasile la finalissima delle Olimpiadi di Tokyo di calcio. Contrariamente a quanto accaduto nel torneo femminile, dove pochi avrebbero scommesso su Canada e Svezia, mai in una finale olimpica fino a oggi, passano dunque le due superfavorite.
Olimpiadi, Spagna a fatica
Ma come il Brasile, costretto a festeggiare dopo 120’ senza reti e i rigori, anche la Spagna ha dovuto soffrire moltissimo. Le giovani Furie Rosse, garantiscono una squadra di prim’ordine con tanti giocatori già protagonisti all’Europeo e riconfermati: Unai Simon, Pedri (al suo 70esimo match stagionale), Oyarzabal, Pau Torres. Una squadra solidissima che è cresciuta insieme attraverso le giovanili e che dopo l’Under 21 raggiunge il suo culmine.
Il Giappone è una squadra ordinata, quadratissima, molto metodica che ruota con un gran collettivo intorno alla spiccata personalità di Dohan e Tanaka.
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Gol di Marco Asensio
In una gara estremamente equilibrata e ben giocata, la Spagna ha il torto di produrre molto e concretizzare poco. Senza mai concedere quasi nulla al Giappone.
Alla fine quando tutto fa pensare ai calci di rigore e mancano solo cinque minuti ai tempi supplementari, la difesa nipponica commette l’unico grave errore della partita lasciando isolato Marco Asensio che riceve un bel passaggio in piena area di rigore e da distanza molto angolata lascia partire un delizioso sinistro a giro che supera Tani. La disperata reazione del Giappone non porta a nulla. Solo lacrime per i giocatori nipponici che sognavano un oro olimpico dopo tanti piazzamenti prestigiosi e la semifinale persa a Londra.
Il programma prevede ora la finale per il terzo posto, tra Messico e Giappone alle 13 di venerdì. Sabato alle 13.30 ora italiana la finalissima per l’oro tra il Brasile, campione in carica, e la Spagna, tre volte in finale ma vincente sol nel 1992, a Barcellona.