Kulusevski, il centrocampista svedese sta vivendo un periodo particolarmente florido alla Juventus: merito (anche) della fidanzata.
Dejan Kulusevski è uno degli elementi più interessanti emersi dal campionato di Serie A: dal Parma alla Juventus, un passaggio quasi obbligato per lo svedese che sul campo ha dato modo di potersi conquistare determinati palcoscenici: il mediano classe 2000 mostra anche buone capacità dal punto di vista offensivo, la passata stagione con Andrea Pirlo – fra alti e bassi – è servita a dimostrare il valore del ragazzo anche in fase d’impostazione. Elemento prezioso che con Allegri potrà incentivare l’apporto ai bianconeri anche in ambito europeo. La maglia della Juventus pesa, ma lui – al proprio fianco – ha una persona speciale: Eldina Ahmic, la sua dolce metà.
Il loro è un rapporto speciale: un amore che coniuga diversità e similitudini in un perfetto equilibrio fra empatia ed affetto. Eldina ha 6 anni in più del fidanzato, ma la differenza d’età non si nota anche perché entrambi vengono dallo stesso mondo: la donna, infatti, è una calciatrice molto stimata.
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Kulusevski, un calcio ai pregiudizi: la love story con una sua collega
Attualmente milita nel Brommapojkarna, club in cui ha giocato anche Dejan. Un amore nel pallone che ha garantito ai due affinità reciproche in grado di riproporsi in altri contesti. Nelle vacanze insieme sembrano inseparabili: poco sui social, tanto nella vita privata. Una riservatezza che, però, non impedisce loro di divertirsi in ogni occasione.
Un fan nelle stories chiede chi dei due ha vissuto più momenti imbarazzanti: la risposta di Kulusevski è da antologia. “Abbiamo dei momenti imbarazzanti, ma preferiamo tenerli per noi”. Segno che i due si sono parecchio divertiti, sia in vacanza che fuori, la loro è una relazione tutt’altro che monotona. La disciplina sportiva li logora, ma una volta usciti dal campo restano due ragazzi desiderosi di vivere la vita appieno: quando l’arbitro fischia, comincia un’altra partita, più bella e più difficile. Riuscire ad essere sé stessi senza remore.
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