ESCLUSIVA CT, Buso: “L’abbraccio tra Mancini e Vialli ha unito l’Italia, Boskov un maestro per tutti noi”

Ex attaccante tra le altre di Juventus, Fiorentina e Sampdoria, fino a pochi mesi fa allenatore dell’under 18 del club viola e secondo di Cesare Prandelli, Renato Buso commenta in ESCLUSIVA a CalcioToday.it il trionfo della Nazionale di Roberto Mancini e lo speciale rapporto d’amicizia che lega il commissario tecnico azzurro a Gianluca Vialli.

Renato Buso e l'Italia di Roberto Mancini
Renato Buso commenta il trionfo dell’Italia di Mancini (foto da renatobuso.it)

Protagonista con l’under 21 di Cesare Maldini, con la quale ha vinto l’Europeo di categoria e il titolo di capocannoniere nel 1992, campione d’Italia con la Juventus di Trapattoni e vincitore di una Supercoppa italiana con la Sampdoria di Boskov, Renato Buso è oggi in attesa di una chiamata dopo la conclusione del suo rapporto di lavoro con la Fiorentina. Compagno di squadra di Roberto Mancini e Gianluca Vialli e anche lui diventato allenatore, come tanti ex giocatori passati da Genova, Buso commenta il successo azzurro ad Euro 2020.

È stata una vittoria importantissima che ha dato slancio al calcio italiano. La nazionale ha messo in mostra tanti giovani di talento e grande umiltà – spiega Renato Buso – Mancini ha saputo fare a meno delle individualità e creato un gruppo che lo segue e lo apprezza molto. Ha dato uno spirito e un’organizzazione di gioco: dettagli fondamentali che in questi ultimi anni si erano un po’ persi“.

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Mancini, Vialli e Vujadin Boskov: il ricordo di Renato Buso

Vujadin Boskov, Buso e Mancini
Buso ricorda Boskov: uno dei maestri di Mancini (Getty Images)

A festeggiare la conquista del titolo europeo, insieme a Roberto Mancini c’è uno staff dal cuore blucerchiato. Oltre a Gianluca Vialli, il ct ha infatti al suo fianco non solo Alberico Evani, arrivato alla Sampdoria nel 1993, ma anche Attilio Lombardo, Fausto Salsano e Giulio Nuciari: ex giocatori che a Genova hanno lasciato il segno conquistando uno scudetto e sfiorando la vittoria della Coppa Campioni, persa proprio a Londra nel 1992 contro il Barcellona di Koeman.

Per Mancini e gli altri ex blucerchiati, la vittoria a Wembley è un po’ la chiusura del cerchio. È stato molto emozionante e l’abbraccio tra Roberto e Gianluca Vialli ha commosso tutti. Loro due sono sempre andati molto d’accordo e hanno intrapreso un cammino sempre molto vicino per quella che era l’idea di gioco e di vita. Il loro abbraccio ha unito tutta l’Italia. C’è tanto, se non tutto, di Boskov in noi che abbiamo deciso di allenare – ha concluso Renato Buso – Il suo modo di fare fuori dal campo era speciale ed è sempre riuscito ad unire il gruppo. Proprio come ha fatto Mancini“.

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