Omicidio omofobo in Spagna: ultrà del Deportivo sotto accusa, la risposta

Il 3 luglio a è stato ucciso il giovane Samuel, alla base del terribile gesto compiuto da un un ultrà del Deportivo motivi omofobi.

Riazor
Lo stadio Riazor di La Coruna (Getty)

La Spagna è traumatizzata. Dieci giorni fa è stato ucciso il giovane Samuel, di 24 anni, per motivi omofobi e la notizia dalla Galizia ha viaggiato in tutto il Paese destando tristezza e scalpore. L’omicida sarebbe un tifoso del Deportivo La Coruna, molto vicino al gruppo ultrà dei Riazor Blues.

Uno dei gruppi più caldi della tifoseria del club spagnolo è finito così sotto accusa per omofobia e per avere al suo interno un assassino. Le critiche sono state pesanti e sono arrivate da tutta la Spagna e oggi è arrivata la risposta dai canali ufficiali del gruppo di tifosi.

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La risposta degli ultrà del Deportivo dopo le accuse di omofobia

Manifestazione per i diritti della comunità LGBTQ
Manifestazione per i diritti della comunità LGBTQ

I Riazor Blues hanno risposta alle accuse con un comunicato su Twitter che vuole allontanare ogni sospetto dal gruppo: “Negli ultimi giorni ci sono stati diversi attacchi con insulti omofobici a La Coruña, fra cui l’omicidio di Samuel. Non permetteremo loro di macchiare il nome della nostra città con questi attacchi. A La Coruña, liberi dall’omofobia!”.

Nel frattempo in Spagna in diverse città sono scattate proteste contro un gesto folle. Sul caso è intervenuto anche il primo ministro Sanchez dicendo che “Non farà nemmeno un passo indietro rispetto ai diritti e alle libertà delle persone della comunità LGBTQIA+.

Lo scandalo è esploso non solo per i motivi ma anche per il modo in cui Samuel è stato ucciso. Il ragazzo è stato insultato e picchiato una prima volta. Poi l’uomo che lo aveva aggredito è tornato con 12 persone che hanno compiuto il pestaggio che ha portato alla morte del giovane.

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