Josè Mourinho ha parlato in conferenza stampa oggi per presentarsi come nuovo allenatore della Roma.
Dalle prime frasi di Josè Mourinho si può già capire come l’allenatore è già perfettamemente calato nella parte di neo allenatore della Roma. C’è già una citazione che sta facendo il giro del Web, quella su Marco Aurelio: “Lui diceva che nulla viene dal nulla e nulla ritrona nel nulla, questa frase è molto simile al significato che ho trovato parlando con i Friedkin. Adesso è arrivato il momento di lavorare, il mio staff è già tutto qui, oggi pomeriggio ci alleniamo”.
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Di sicuro ci sarà pressione, molta pressione perchè tutti si apsettano tantissimo da Josè Mourinho. Il portoghese non fa proclami, punta tutto sul lavoro e non teme la piazza con radio e tv che sicuramente non sono facili da gestire. Il portoghese ha già la battuta pronta: “Le radio? Ho già cambiato telefono tre volte da quando sono arrivato, non so come fate ma trovate sempre quello nuovo”.
Il tecnico ha parlato anche di mercato, in molti hanno detto che il mister avrebbe chiamato tanti giocatori: “Non ho parlato con nessuno, assolutamente con nessun giocatore. Parlo solo con il club, ma non ho mai chiamato alcun giocatore”.
Nel frattempo il tecnico si dà da fare per fare andare al meglio la conferenza stampa sistemando con le sue mani un pannello che si era rotto e disturbava l’audio.
Il sorriso di Mourinho è contagioso, ma il tecnico non perde il suo spiriti battagliero, soprattutto quando gli si chiede del nuovo capitano: “Non posso rispondere a questa domanda, non posso condividere con voi quello che faccio all’interno, il capitano lo dovremo scegliere con giocatori e società e lo devono sapere prima di voi giornalisti. Mi dispiace se sarà antipatico, ma come ho detto quello che succede dentro alla squadra rimane nello spogliatoio”.
Il portoghese parla anche di Spinazzola: “Purtroppo starà fuori a lungo, per questo abbiamo bosogno di un terzino sinistro. Credo molto nelle qualità di Calafiori, potrà darci una mano”.
L’allenatore non si sbilancia sugli obiettivi: “Dovremo migliorare ogni giorno e vincere una gara dopo l’altra. Io non voglio la Roma di Mourinho, ma la Roma dei romanisti. Io finito? Lo hanno detto in molti, ma ho vinto lo Scudetto con il Chelsea, tre trofei con lo United e con il Tottenham siamo passati dal dodicesimo al sesto posto. Sono risultati che molto non ottengono in tutta la carriera, ma io sono Mourinho e quindi non va bene”.
Arriva poi il momento delle battute e una riguarda Cristiano Ronaldo: “Non si deve preoccupare per me, io non faccio il difensore centrale e anche se scendessi in campo non potrei fare altro che picchiarlo, sono troppo vecchio e non sono abbastanza bravo per fermarlo in altri modi”.
Prima della fine c’è spazio ancora per qualche risposta alla Mou: “Come mi vedo tra tre anni? Festeggiando per un titolo. Idea tattica? Troveremo il giusto posto ad ogni giocatore, c’è un piano di base, ma lavoreremo per renderlo sempre più ampio”.
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