La carriera, il ruolo e le curiosità sul belga Charles De Ketelaere considerato il nuovo De Bruyne che interessa al Milan
Il Milan ha messo gli occhi su Charles De Ketelaere, premiato a dicembre con il premio di Promessa dell’Anno ai Belgian Sports Awards dello scorso dicembre.
Il ventenne del Club Brugge, però, non ha iniziato con il calcio ma con il tennis, sport che in Belgio ha vissuto grandi stagioni nei primi anni Duemila grazie a campionesse come Justine Henin e Kim Clijsters.
Charles aveva le idee chiare già da bambino. “Nel tennis ci sei solo tu, se sbagli non puoi dare la colpa a nessuno” diceva a dieci anni alla testata Het Niewsblad. All’epoca era il miglior fiammingo nella sua classe di età, e non sopportava gli avversari che cercavano di “rubare” i punti.
Ex bambino prodigio con la racchetta, Charles De Ketelaere ha mantenuto la stessa precocità anche da calciatore. Ha già giocato oltre cinquanta partite in prima squadra con il Brugge e lo scorso novembre ha debuttato in nazionale contro la Svizzera.
Già noto agli appassionati di calcio giovanile dal 2019, quando brillò al Torneo di Viareggio eliminando peraltro proprio il Milan, De Ketelaere ha già assaggiato la Champions League.
Piuttosto riservato fuori dal campo, è un giocatore versatile, un trequartista raffinato che nelle giovanili giocava da regista arretrato ma si è destreggiato bene anche come mezzala, seconda punta o addirittura centravanti di movimento.
“Questo è un suo grande vantaggio, viste le sue qualità tecniche e fisiche” ha detto Gert Verheyen, che ha giocato al Club Brugge degli anni Novanta e Duemila e per certi versi gli somigliava.
I suoi allenatori hanno sempre visto la sua facilità di adattamento alle diverse posizioni come un vantaggio. “I buoni giocatori possono giocare ovunque. Con il suo piede sinistro, può dare il passaggio decisivo e portare il pallone ovunque, in più ha il fisico per difendere e coprire a tutto campo” diceva il ct del Belgio Roberto Martinez a inizio anno in un’intervista per Het Nieuwsblad.
Probabilmente, la sua posizione migliore è quella di seconda punta o di esterno a sinistra nel 4-3-3. E’ il suo lato forte, ed è infatti dalla fascia mancina, nell’ultimo terzo di campo, che parte la maggior parte dei suoi passaggi diretti verso l’area di rigore.
Non rinuncia al duello fisico, anche nel gioco aereo può ancora migliorare molto. Per questo, la squadra che lo schiera davanti ha bisogno di un attaccante di peso per occupare l’area quando lui taglia fuori e si allarga.
Dalla sua, Charles De Ketelaere sa essere pericoloso con e senza palla. E’ bravo negli inserimenti, nella creazione di spazi anche per i compagni.
Come molti giovani della sua età, deve affinarsi dal punto di vista delle scelte sia al momento di tirare, perché può essere molto più efficiente e segnare di più, che di rifinire. Ma il tempo è decisamente dalla parte di Charles De Ketelaere, che promette di diventare un ottimo giocatore nei prossimi anni.
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