Sarri torna a parlare dopo un lungo periodo d’assenza ai microfoni di Sportitalia con Criscitiello e Pedullà: le parole del tecnico biancoceleste.
Sarri alla Lazio. I primi a dirlo sono stati quelli di Sportitalia, la celebre trasmissione di calciomercato con Criscitiello e Pedullà ha lanciato l’indiscrezione che si è rivelata reale con il favore del tempo e delle trattative concluse nel modo migliore per la società biancoceleste.
L’allenatore, a cose fatte, arriva ospite nello studio che per primo l’ha considerato una parte importante del progetto Lazio. Il tecnico ha le idee chiare sulla stagione che sarà: lo staff è quello di sempre con qualche modifica, c’è Martusciello che abbiamo imparato a conoscere già a Napoli e alla Juventus.
Leggi anche – Infortunio Mertens, prima tegola per Spalletti: diagnosi e tempi di recupero
Nella Capitale c’è voglia di riscatto: i biancocelesti rispondono alla Roma che ha preso Mourinho con un tecnico di livello. Proprio a Sportitalia Sarri parla di rivalsa: “Questo calcio non mi è mancato, ho seguito il ciclismo. Quest’anno non c’erano le condizioni, con gli stadi vuoti era difficile trovare le motivazioni giuste. Adesso con gli spettatori allo stadio la voglia di tornare comincia a prendere il sopravvento”.
Ora c’è la Lazio, ma l’ha contattato anche il Napoli. Il tecnico spiega perché ha rifiutato: “Non avevo la certezza di poter essere molto utile in corsa al Napoli, ero a disposizione per riparlarne a Luglio. A Gennaio mi hanno chiamato ma solo per un sondaggio alla Juventus”.
Il rapporto in bianconero con i giocatori era buono, ma con Ronaldo non sempre si sono presi: “A me piace fare l’allenatore, non il gestore. Fossi nella Juve lo terrei. Pirlo? L’effetto Guardiola non è una regola, si rischia di bruciare tanti ragazzi che potrebbero diventare molto bravi con un pizzico d’esperienza in più”, l’allenatore liquida la questione così. Una postilla invece su un altro suo grande ex: “Jorginho giocatore raffinato e bravo tecnicamente, fa sembrare tutto facile. Non mi sorprenderei se fosse in lizza per il Pallone d’Oro. Gli anni a Napoli sono stati un qualcosa di particolare con lui, stava per firmare con il City successivamente ma sono riuscito a portarlo al Chelsea”.
L’altro giocatore che ha plasmato particolarmente è Dybala: “Un fuoriclasse ma la squadra deve puntare su di lui. O lo fa o lo cede. Ha avuto un anno strano, ma può tornare ad alti livelli”. Quando poi gli chiedono se vede un suo erede, Sarri risponde così: “Amo molto lo stile di Roberto De Zerbi. Allo Shakhtar farà bene”. Il discorso successivamente torna ai malumori con la Juventus: “Nessun litigio con Nedved, normali discussioni post partita. Non mi è piaciuto che la squadra abbia staccato la spina dopo aver vinto il campionato. Doveva sparare al massimo per presentarsi bene in Champions. L’ho sottolineato anche ai dirigenti”.
Dopo Torino, Roma. Il Derby della Capitale contro Mourinho non spaventa il tecnico: “Contano le squadre, sarà sempre Roma-Lazio. Quando i giocatori si divertono, l’allenatore lavora meglio e allora si esalta anche il pubblico. Per esempio mi son divertito molto al Napoli e gli ultimi mesi al Chelsea”.
Tornando a parlare di ricordi emerge il mercato: “Allenerei volentieri Mertens, Insigne (attualmente è l’italiano più forte) e Callejon. Sono tre ragazzi a cui resto molto affezionato e quindi mi farebbe piacere eventualmente allenarli ancora”. L’allenatore è stato anche accostato ai giallorossi, sull’altra sponda del Tevere, ma Sarri smentisce: “Non ho mai parlato direttamente con loro, forse qualche sondaggio con il mio manager, ma nulla di concreto, per fare bene questo lavoro ho bisogno di un’esperienza gratificante a livello professionale”.
“Sono una persona diversa da quella di Empoli, ho bisogno di allenare sul campo, altrimenti mi intristisco. Con la Fiorentina c’eravamo sentiti prima di Prandelli, ma ho dato sempre la stessa risposta. Per quanto riguarda rimanere al Chelsea se non fosse arrivata la Juventus sarei rimasto. Ha inciso anche il fatto di avere un proprietario non presente sul territorio”.
In conclusione Sarri parla di Lotito confrontato con De Laurentiis su imbeccata di Criscitiello: “Sono due tipi di Presidenti diversi, con un approccio differente, ma i ritiri pre-stagionali sono sempre belli e facili. Lotito mi ha dato sensazioni giuste, spero continuino anche durante l’anno quando le cose saranno più approfondite e, a tratti, più difficili”.
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…