Higuain addio al Napoli, il fratello attacca duro De Laurentiis

Higuain, il fratello del Pipita ha rilasciato un’intervista ai microfoni di tuttonapoli.net. Tra i tanti temi analizzati ha parlato dell’addio al Napoli del fratello

Gonzalo Higuain ai tempi del Napoli (Getty Images)

Il fratello e agente del Pipita, Nicolas Higuain, ha parlato ai microfoni di tuttonapoli.net. Nel dettaglio si è espresso sull’addio del fratello ai partenopei per approdare alla rivale Juventus.

Queste, nello specifico, le sue parole sul presidente De Laurentiis: “Non voglio parlare di lui perché gli darei troppa importanza. Lui non ha mantenuto la parola che mi aveva dato, in quel momento è finito tutto. Per me la parola data è più importante di una carta firmata. Quando io ho fatto un patto con te e ci diamo la mano, finisce lì”.

Il motivo dell’addio del Pipita al Napoli: “Non era assolutamente una questione economica, avevamo chiesto cose per aiutare la società a crescere e migliorare le cose. Immaginate che Gonzalo è stato sette anni al Real Madrid, stiamo parlando di un’esperienza incredibile nel mondo del calcio. Quando lui ha proposto delle cose al Napoli per aiutare a crescere, De Laurentiis non ha voluto ascoltarlo. Non era una questione economica, erano cose per migliorare la squadra, l’infrastruttura ed il campo di allenamento. Lui invece ascoltava e poi si faceva uscire le cose dall’altro orecchio. Per questo è finita la storia con lui”.

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 Higuain (Getty Images)

Nicolas Higuain ha poi voluto precisare di non essere stato lui a portare il fratello alla Juventus a tutti i costi: “Posso scrivere un libro sull’addio di Gonzalo. Sono stati giorni speciali, soprattutto per quello che abbiamo vissuto a Napoli, per tutto l’amore che ha ricevuto dal popolo napoletano. Anch’io ho vissuto la stessa cosa, ho tantissimi amici napoletani. Al di là della situazione sportiva rimane il calciatore e la persona. Siamo stati tre anni lì, abbiamo conosciuto cose importanti. Il tifoso forse non conosce la parte interna di quello che succede intorno al giocatore ed è normale che si arrabbi con me. Sono passato per l’artefice del passaggio di Gonzalo alla Juventus”.

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