Tokyo 2020, guai in vista per la campionessa di atletica statunitense Sha’Carri Richardson. La 21enne è ad un passo dall’esclusione dalle Olimpiadi
Sha’Carri Richardson, l’atleta statunitense, rischia seriamente di dover dire addio ai giochi olimpici di Tokyo che partiranno tra qualche settimana. Il Motivo? La 21enne è risultata positiva alla cannabis, in un test antidroga eseguito nel corso dei Trials di qualificazione olimpica. Se il risultato dovesse essere confermato, Richardson sarà quasi certamente esclusa dal Team USA.
Si fa anche il nome di chi potrebbe essere la sua sostituta, si tratta di Jenna Prandini arrivata quarta nella gara vinta dalla Richardson ( 100 metri).
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Tokyo 2020, Sha’Carri Richardson su Twitter: “Sono umana”
Dopo la notizia sulla positività alla cannabis, Richardson si è affidata ai social network e ha postato un breve quanto eloquente messaggio: “Sono umana”. Un modo per ”scusarsi” davanti alle persone che, però, non hanno perso tempo nel giudicarla nei commenti.
I am human
— Sha’Carri Richardson (@itskerrii) July 1, 2021
Il periodo difficile
La giovane campionessa di atletica ha vissuto, nel recente passato, dei mesi difficili coincisi con la morte della madre. E’ stata proprio lei a parlare di questa situazione dopo la qualificazione ottenuta alle Olimpiadi: “La mia famiglia mi ha tenuto con i piedi per terra. Quest’anno è stato pazzesco per me. A partire dalla scorsa settimana, perdere la mia madre biologica, e sono ancora qui. Scoprire che mia madre biologica è morta e scegliere ancora di inseguire i miei sogni, venendo qui per rendere orgogliosa la famiglia che ho ancora su questa terra. Sono molto grato per loro. Senza di loro non ci sarei io. Senza mia nonna, non ci sarebbe Sha’Carri Richardson. La mia famiglia è il mio tutto, il mio tutto fino al giorno in cui avrò finito”.