Belgio-Italia Lukaku è fra gli elementi da temere della compagine belga, ma l’attaccante dell’Inter ha una fobia: scopri qual è.
Romelu Lukaku, l’uomo da battere ai quarti di finale di Euro 2020. L’Italia si gioca il proprio futuro contro uno dei simboli della Serie A. Pilastro offensivo con l’Inter, elemento da temere con i belgi perché le sue giocate – e in nerazzurro lo sanno bene – possono fare la differenza.
Un campione tutto d’un pezzo, conteso sul mercato, sembra che non gli manchi nulla. Al punto da rasentare la perfezione, ma non è tutto oro quel che luccica: anche i migliori hanno dei punti deboli. Il suo, almeno apparentemente, è uno. Aerofobia: tecnicamente la paura di volare. Ogni viaggio per il belga è una prova di coraggio.
Lo sanno bene i compagni di spogliatoio che, durante le trasferte, assistono alle performance più strane: dai riti scaramantici prima del volo, alle precauzioni per rendere sopportabile la traversata. Lukaku in aereo si sente come un difensore quando è costretto a marcarlo: a disagio.
Leggi anche – Belgio-Italia, Vialli perde ancora il pullman: c’è una spiegazione | VIDEO
Belgio-Italia Lukaku e l’areofobia: un vero problema
La situazione peggiora se, nel corso della tratta, ci sono turbolenze: i vuoti d’aria per il belga equivalgono alla Kryptonite per Superman. Lo conferma un video girato l’anno scorso dai colleghi nerazzurri nel corso di una trasferta in Bulgaria: contro il Ludogorets Lukaku segnò il gol che aprì le marcature, il resto lo fece Eriksen, ma non bastò a placare l’ansia del centravanti. Nausee continue e ripercussioni spiacevoli durante il volo.
Candreva ci mise, ironicamente, il carico da undici: “Tutto bene, Rome? Hai perso qualcosa?”. Allora Lukaku, fra il serio e il faceto, risponde: “Che bei compagni, guarda”. Un sorriso riesce ad accennarlo nonostante sia ancora leggermente sofferente. Non lo spaventa niente, sulla terra ferma, ma quando si tratta di spiccare il volo ha qualche problema.
Ovviamente solo in aereo, perché normalmente viaggia a ben altri livelli. Spesso senza bisogno di tranquillanti, anzi quelli li prendono gli altri non appena decide di sfoderare i suoi colpi migliori. Il rettangolo verde lo tranquillizza, quasi quanto la pista d’atterraggio.
Visualizza questo post su Instagram