Minacce a Morata, il racconto agghiacciante del terzino sinistro del Chelsea, che lascia tutti sconvolti e tristi.
Chi manaccia un bambino per una partita di calcio, è una persona indegna, senza morale e senza rispetto verso il prossimo. E’ quello che succede molto spesso nel mondo del calcio. Basta una partita sbagliato, un gol mancato o un obiettivo perso per subire critiche e minacce di ogni tipo.
Gesti inconsulti e poco rispettosi soprattutto nei confronti dei bambini. Insulti che pensano possano essere utili a smuovere un calciatore quando invece, oltre che ferirlo, non fanno. E’ il caso di Alvaro Morata, attaccante della Juventus e della Spagna che, dopo le prime due prestazioni deludenti ad Euro 2020, è stato sommerso di critiche e di minacce.
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Minacce a Morata, Azpilicueta scioccato
In un’intervista al quotidiano spagnolo ‘Marca’, il terzino destro della Spagna e del Chelsea, Cesar Azpilicueta, ha parlato anche di tale questione facendo emergere un lato della questione poco spesso toccato dai giornalisti. “A volte viviamo con quella negatività e come persone abbiamo bisogno di fermarci per cinque secondi e pensare che possiamo generare quella persona e vedere che non vorresti che lo facessero a te. Noi calciatori sappiamo di essere persone pubbliche e che tutto quello che facciamo in campo, se non segniamo, se falliamo, riceviamo critiche, il che è comprensibile in ambito sportivo“.
Il fallimento, fa parte della vita ma spesso, soprattutto nel mondo del calcio, non viene accettato. “Se fallisco – dice Azpilicueta – non mi aspetto che i tifosi e la stampa dicano che ho fatto bene. C’è una linea che deve essere curata. In Inghilterra, con la questione dei social network, abbiamo fatto un boicottaggio perché penso sia compito di tutti. Penso che abbiamo ancora molto davanti a noi e speriamo che sarà raggiunto“.