La UEFA ha deciso di appoggiare Paul Pogba con una presa di posizione destinata sicuramente a far discutere
EURO 2020 continua ad essere un’edizione piena di rivendicazioni di carattere politico.
Prima delle fasce arcobaleno, del no ad illuminare lo stadio di Monaco con i colori associati alla lotta contro l’omofobia e alle discriminazioni legate al genere e agli orientamenti sessuali, Cristiano Ronaldo e Pogba avevano acceso l’Europeo.
Il gesto di spostare dal tavolo della conferenza stampa le bottiglie di Coca Cola e di birra analcolica Heineken, due degli sponsor della manifestazione, non sono passate inosservate.
Pogba ha spiegato di aver tolto dall’inquadratura la birra per una motivazione religiosa. Nel 2019, si è infatti convertito all’Islam e ha anche visitato la Mecca insieme a Kurt Zouma.
Tanti tifosi lo hanno appoggiato, altri invece hanno sottolineato che trattandosi comunque di una versione senza alcool della nota birra la rivendicazione non avrebbe potuto riguardare il divieto di consumare alcolici per i musulmani.
Inoltre, il marchio dell’azienda che la produce campeggia nello sfondo alle spalle dei giocatori nelle conferenze stampa, nelle interviste post-partita, e naturalmente all’interno degli stadi.
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EURO 2020, “caso birre”: la UEFA si schiera con Pogba
¡POGBA APLICÓ UN CRISTIANO RONALDO! 😱
El mediocampista francés retiró una cerveza patrocinadora previo al arranque de la conferencia de prensa
A CR7 no le gusta el refresco y a Pogba la cerveza 👀 pic.twitter.com/cuhgxpxR8j
— La Octava Sports (@laoctavasports) June 15, 2021
La UEFA in un primo tempo ha reagito in maniera blanda. Ha invitato i calciatori a non ripetere il gesto, anche se successivamente in un comunicato ha escluso multe o sanzioni.
Ora il direttore di EURO 2020 Martin Kallen ha espresso comprensione verso i calciatori spinti a questo comportamento da motivazioni di carattere religioso.
