Alessandro Nesta, ex giocatore del Milan, ha raccontato qualche aneddoto su Messi. La verità su quel calcio alla Pulce.
Vincere campionati, Coppa Italia, Champions League e il Mondiale, non basta per dimostrare di essere uno dei migliori difensori al mondo. Per farlo, serve confrontarsi con uno dei più grandi attaccanti al mondo: Lionel Messi. Un confronto senza eguali, a suon di colpi di scena, di dribbling, di anticipi.
Nesta contro Messi, un confronto tra due campioni che ha sempre infiammato la sfida tra il Milan ed il Barcellona. Una sfida dove, purtroppo, non sempre ne è uscito vincitore il difensore italiano. Già però che si sfidassero, era un’emozione per tutti gli appassionati di calcio. La scuola italiana contro quella argentina: una storia che si ripete da anni.
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Nesta e l’aneddoto su Messi
Adesso Nesta fa l’allenatore di professione ma ricordare i suoi scontri con Messi è solo un piacere. Durante un’intervista con ‘Calciatori Brutti’, l’ex giocatore di Lazio e Milan ha raccontato un aneddoto sul calciatore del Barcellona. Un episodio che riguarda soprattutto l’ultima sfida avvenuta nel 2013: una partita che gli servì a capire che era ormai quasi arrivato al capolinea.
“La cosa che mi faceva deprimere – ha detto Nesta – è che lui era partito dieci volte in dieci minuti e io a 37 anni iniziavo a faticare. Alla decima gli ho tirato un calcio e sono caduto a terra stremato, vedevo le stelle. Lui mi stava già dando la mano per tirarmi su. Lì mi ha distrutto mentalmente, disintegrato. Capite? Io era a terra e quando dopo due secondo apro gli occhi vedo la sua faccia con la mano davanti che mi voleva aiutare ad alzarmi. Mi ha distrutto mentalmente lì“.