Mbappé e Benzema vittime dell’ennesimo atto di razzismo durante Ungheria-Francia. Aperta un’inchiesta da parte della UEFA.
Il razzismo, nel calcio come nella vita, è una piaga che andrà risolta non con una serie di leggi e sanzioni ma con una rivoluzione culturale. Le campagne portate avanti negli anni da FIFA e UEFA, così come le varie iniziative dei vari club europei non possono bastare per arginare un fiume in piena di pessimi ragionamenti.
Serve un cambiamento radicale rispetto al passato all’interno della società civile. Una visione nuova dove tutti vanno rispettati per quel che sono e non per quello che dovrebbero essere. False idee, pensieri retrogradi e filosofie anacronistiche che continuano a danneggiare la società. Solo così, casi come quelli di Rudiger alla Roma e di Mbappé con la Francia non vi saranno più.
Leggi anche: EURO 2020: Francia, Portogallo e Germania a rischio qualificazione: gli scenari
Mbappé e Benzema vittime di razzismo
In un Europeo già difficile di suo a causa del Covid-19, ci si aspetterebbe di basare l’intera competizione europea sul rispetto del prossimo, senza distinzione di genere, colore della pelle e religione. Invece, durante Ungheria-Francia, si è assistito all’ennesimo atto di razzismo.
Ebbene sì, la UEFA avrebbe deciso di aprire un’inchiesta per gli insulti ricevuti durante la partita da Mbappé e Benzema. Fischi, cori, insulti di ogni genere, volti a disturbare e colpire i due calciatori francesi. Un gesto indegno che andrà colpito con il massimo della pena sportiva. L’indagine però, dovrà anche essere il giusto viatico per trovare le giuste soluzioni per la risoluzione di tale problema.
Da troppi anni ormai, ci si maschera dietro il politically correct e le pseudo campagne social contro il razzismo. Tutti eventi e pseudo principi che non portano alla risoluzione di un problema che non attanaglia solo il mondo del calcio ma l’intera società mondiale.