Dopo il no di Conte e la fine delle trattative con Gennaro Gattuso, il Tottenham deve scegliere in fretta un allenatore. Un candidato si offre
Il Tottenham è ancora senza allenatore. Dopo l’addio di José Mourinho e l’arrivo in società del general manager Fabio Paratici, il nome giusto sembrava quello di Renato Gattuso. Ma “Ringhio” ha ricevuto il secondo colpo dopo la fine del rapporto-lampo con la Fiorentina, a quanto pare anche per un suo legame fin troppo stretto ed esplicito con il potente procuratore Jorge Mendes.
L’intesa con Gattuso pareva vicinissima per tre milioni a stagione, e aveva generato polemiche sui social con i tifosi visibilmente insoddisfatti tanto da mandare in tendenza l’hashtag #NoToGattuso.
Vagliato senza esito, stando alle indiscrezioni, anche Paulo Fonseca che ha lasciato la Roma, la domanda rimane senza risposta: chi allenerà il Tottenham nella prossima stagione? Un candidato inatteso si è offerto, telefonando direttamente al presidente Levy.
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Colpo di scena Tottenham: si offre Klinsmann
Una telefonata può allungare la vita, ma in questo caso non basta da sola a ottenere un lavoro. Ma l’offerta, stando alle dichiarazioni alla BBC, ci sarebbe stata sul serio. Jurgen Klinsmann si è proposto come nuovo allenatore del Tottenham.
Già al momento dell’addio di Mourinho, il tedesco aveva dichiarato il suo interesse per il ruolo. Il centravanti ha giocato una stagione e mezza, non consecutive, con la maglia degli Spurs.
E’ arrivato nel 1994 dal Monaco. Accolto con un’iniziale freddezza, al Tottenham ha smentito tutti subito con un gol di testa all’esordio contro lo Sheffield Wednesday. A fine stagione, verrà votato come giocatore dell’anno dalla FWA (Football Writers’ Association). Otterrà anche un riconoscimento che vale come uno status symbol, una statua al museo delle cere di Madame Tussauds.
Proprio al Tottenham ha chiuso la carriera nell’ultima parte della stagione 1997-98 dopo una breve e anonima parentesi alla Sampdoria. Con i suou gol, riesce a salvare gli Spurs dalla retrocessione prima di lasciare il calcio.
Oggi, come ha raccontato a Gary Lineker, ex centravanti della Nazionale diventato apprezzato conduttore tv, sarebbe interessatissimo a tornare nel ruolo di manager.