Giampiero Boniperti è morto, lutto in casa Juventus. I successi in campo

Giampiero Boniperti, leggenda e presidente onorario della Juventus, è morto all’età di 92 anni a causa di un’insufficienza cardiaca: ripercorriamo i suoi successi in bianconero 

Giampiero Boniperti morto
Giampiero Boniperti, leggenda della Juventus (Getty Images)

Triste lutto in casa Juventus, all’età di 92 anni (ne avrebbe compiuti 93 a luglio) si è spento per sempre Giampiero Boniperti. L’ex attaccante è morto nella notte a causa di un’insufficienza cardiaca, dopo che, da anni, si era ritirato a vita privata.

La famiglia ha voluto rendere nota la notizia, confermando che i funerali si svolgeranno nei prossimi giorni, sempre in forma privata. Una decisione presa dagli stessi familiari di Boniperti, che da tempo ormai era lontano dalle scene.

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Giampiero Boniperti, carriera e successi con la Juventus

Giampiero Boniperti ex attaccante
Giampiero Boniperti, ex attaccante (Getty Images)

Nel 1946 debutta nella Juventus e, da quel momento, non vestirà altri colori fino al suo ritiro nel 1961. Insieme a John Charles e Omar Sivori ha formato il noto “Trio Magico”, uno degli attacchi più devastanti e prolifici nella storia del nostro campionato. In Nazionale, invece, ha ottenuto 38 presenze e 8 reti.

Boniperti era diventato presidente onorario della Juventus per le sue gesta e il suo animo nobile, oltre che per il grande amore nutrito nei confronti della maglia bianconera in 15 anni di carriera.

Con la Juve è diventato capocannoniere di Serie A nella stagione 1947/48 con 27 reti, per poi inserire nel proprio palmares lo scudetto nel 1949/50, 1951/52, 1957/58, 1959/60 e 1960/61 e la Coppa Italia nel 1958/59 e 1959/60.

I messaggi di cordoglio per Boniperti

Su Twitter la Juventus ha pubblicato un’immagine di Giampiero Boniperti con una didascalia breve ma toccante: “Addio presidentissimo”. Anche l’Inter, storica rivale bianconera, ha scelto di rendere omaggio ad una leggenda del calcio italiano, definendolo un “Grande uomo di sport e nobile avversario in tantissime leggendarie pagine di calcio”.

 

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