Juventus, Higuain allo scoperto: il motivo dell’esonero di Sarri

Gonzalo Higuain, ospite speciale alla “Bobo TV”, ha fatto una clamorosa rivelazione: il motivo dell’addio di Sarri dalla Juventus.

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Gonzalo Higuain con la maglia dell’Inter Miami (Getty Images)

Dalla prossima stagione Maurizio Sarri tornerà ad allenare, ma si parla ancora della sua dura separazione con la Juventus. In particolare i tifosi della Lazio vogliono un po’ capire cosa aspettarsi dal tecnico toscano, reduce da un anno di stop dopo l’esonero bianconero.

A rivelare quello che è successo ci ha pensato Gonzalo Higuain, grande ospite stasera alla “Bobo TV”. L’ex attaccante della Juventus, oggi in MLS con l’Inter Miami, ha parlato del suo stretto rapporto con Sarri e anche di quel doloroso addio.

In tanti si sono chiesti perché, nonostante la vittoria dello scudetto al primo anno, Agnelli abbia deciso di cacciare subito l’allenatore. Una domanda a cui nessuno dei diretti interessati ha saputo e voluto rispondere pubblicamente, ma per loro ci ha pensato il centravanti argentino.

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Juventus, Higuain senza filtri: “Sarri tradito dalla squadra”

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Gonzalo Higuain in aizone con la Juventus (Getty Images)

In diretta Twitch nel salotto di Christian Vieri, Antonio Cassano, Lele Adani e Nicola Ventola, Gonzalo Higuain si è lasciato andare a clamorose rivelazioni. Dietro all’esonero di Sarri non ci sarebbero soltanto i risultati in Champions League, ma anche un malcontento di parte dello spogliatoio.

La causa principale era l’incompatibilità con alcuni giocatori: “Credo non sia riuscito a trasmettere le sue idee di calcio alla squadra. Lui voleva sempre giocare a due tocchi, anche se portava dei rischi e alcuni non condividevano queste scelte”, ha spiegato il Pipita.

Tra questi sicuramente non c’era Higuain che ha sempre avuto un legame speciale con Sarri, nato ai tempi del Napoli: “Il primo anno ho fatto fatica, poi quando è arrivato lui mi sono ripreso. Prima del suo arrivo non sapevo se continuare, poi ci ho parlato cinque minuti e mi ha convinto a restare. Per me è stato un grande maestro, uno dei migliori allenatori che ho avuto. Non a caso c’era lui in panchina nella stagione dei 36 gol in Serie A”.

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