Un vero e proprio focolaio di COVID-19 è stato riscontrato nel Venezuela a poche ore dall’inizio della Copa America.
Non c’è pace per la Copa America. Dopo le polemiche sul cambio di sede, si giocherà in Brasile perché Argentina e Colomba si sono rifiutate di ospitare la competizione, ora è il COVID-19 a fare paura. Nelle ultime ore è stato riscontrato un focolaio con ben 13 positivi nel gruppo squadra del Venezuela che questa sera giocherà la gara di apertura contro il Brasile.
Nella vinotinto sono risultati positivi anche i giocatori Tomas Rincon, calciatore del Torino e capitano della squadra, Wilker Angel e Rolf Feltscher. Insieme a loro il dirigente Bernardo Anor, il capo ufficio stampa Nestor Beumont e la nutrizionista Mariana Iglesias.
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Copa America, focolaio Venezuela: cosa succede adesso
Il gruppo squadra è quindi destinato a cambiare e già sono state emanate le nuovo convocazioni. La federazione sudamericana per salvare il torneo ha infatti deciso che i Commissari Tecnici potranno cambiare tutti i giocatori colpiti dal COVID e chiamarne degli altri in modo da avere almeno le rose al completo per giocare.
Esta es la lista de jugadores que se suman a la convocatoria de la @SeleVinotinto para la #CopaAmérica.#FVF | #VibraElContinente pic.twitter.com/ans1dR02QR
— FVF (@FVF_Oficial) June 12, 2021
Ovviamente non sarà la stessa cosa per il Venezuela che dovrà rinunciare ad alcuni elementi importanti, rimpiazzati da calciatori non dello stesso valore. La nazionale vinotinto è stata inserita nel Gruppo B con Brasile, Colombia, Perù ed Ecuador. Ricordiamo che passano il turno le prime quattro, e se cafetoros e carioca sembrano nettamente superiori, il Venezuela può comunque sperare di giocarsi un posto con Ecuador e Perù. Due squadre alla portata, almeno fino a ieri con il COVID che limiterà e non poco le scelte del tecnico portoghese Peseiro.