L’analisi degli episodi da moviola di Turchia-Italia che apre all’Olimpico di Roma EURO 2020
Subito caldissima l’atmosfera durante Turchia-Italia, la prima sfida di EURO 2020. La sfida ha curiosamente aperto, peraltro sempre l’undici giugno, gli Europei del 2000 che l’Italia avrebbe chiuso con la dolorosa sconfitta in finale contro la Francia.
L’atmosfera della partita è particolare, perché gli oltre duemila tifosi turchi presenti sulle tribune dell’Olimpico si fanno sentire
Al 21′ Italia-Turchia, gara inaugurale della prima edizione itinerante della manifestazione, si accende. L’Italia sta producendo lo sforzo più intenso alla ricerca del gol del vantaggio. Subito dopo un tentativo di Insigne, primo vero tiro degli azzurri di Mancini, ci prova dal limite il bomber della Lazio Ciro Immobile.
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La moviola di Italia-Turchia: protesta Immobile
La sua conclusione viene respinta da Çağlar Söyüncü con un braccio. L’attaccante protesta con l’arbitro olandese Danny Makkelie, uno dei migliori in Europa. Ma il direttore di gara ha preso una decisione che possiamo considerare condivisibile.
Söyüncü ha infatti il braccio attaccato al corpo, non aumenta il volume anzi prova a far di tutto per restringerlo. Il tocco non è in alcun modo volontario, ma non sembra configurare nemmeno i casi di infrazione involontaria ma punibile con un calcio di rigore.
Più dubbia la successiva ancata di Yazici su Barella, che Makkelie ha valutato come regolare. il VAR non è intervenuto, non configurandosi un chiaro ed evidente errore.
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L’episodio clou, braccio di Yokuşlu in area: rigore negato
Nel finale di primo tempo, Celik respinge con il braccio un cross di Spinazzola. Rispetto agli episodi precedenti, in questo caso l’episodio appare molto più al limite.
Il braccio di Celik rimane sempre largo, anche se i giocatori sono vicini. Non va verso il pallone, questo è vero, ma la posizione del braccio può essere considerata un’infrazione del regolamento.
Il VAR ha verificato l’episodio attraverso un silent check ed evidentemente ha ritenuto, al contrario, che fosse in linea con la rotazione del busto di Celik e dunque non ha ritenuto che la decisione di Makkelie si configurasse come chiaro ed evidente errore.