Marcelo Bielsa in campo per allenare l’under 11 del Leeds è soltanto l’ultima manifestazione della passione del Loco per il calcio
La passione di Marcelo Bielsa per il calcio non ha mai conosciuto confini. Da giovane, acquistò un’edicola a Rosario per poter leggere tutti i giornali sportivi. Inoltre, chiedeva a uno zio che viveva in Europa di mandargli le videocassette dell’Olanda di Cruijff per studiare il calcio totale. Vederlo in campo per guidare l’Under 11 del Leeds, come accaduto in questi giorni e documentato con una foto che ha fatto il giro del web, non dovrebbe stupire dunque.
Le tracce erano chiare già dal suo incarico come allenatore del settore giovanile del Newell’s Old Boys. Si dà una missione, quella di scoprire talenti. Per questo, in due anni, percorre oltre 24 mila chilometri in macchina. Ha diviso l’Argentina in 72 aree, e le batte tutte ma non in aereo: perché per conoscere le persone e i calciatori bisogna capirne anche il territorio di provenienza.
Marcelo Bielsa fa qualcosa di simile anche nel 1993 quando accetta l’offerta dell’Atlas, club della prima divisione messicana. Fa mettere espressamente sul contratto una clausola in base alla quale avrebbe intanto allenato solo le giovanili. Comincia a girare tutto il Messico, scopre Rafa Marquez che gli sarà grato a vita, sviluppa un programma di allenamento ancora usato in un centinaio di città.
Il suo principale allievo rimane Pep Guardiola. Memorabile una chiacchierata di undici ore davanti all’asado a parlare ininterrottamente di calcio. Nel 2012, quando l’argentino allenava l’Athletic Bilbao, perse la finale di Copa del Rey contro il Barcellona di Guardiola.
Dopo la partita, Bielsa gli ha inviato le oltre mille pagine di studi che aveva raccolto sui blaugrana. La risposta di Guardiola resta nella storia: “Conosci la mia squadra meglio di me”.
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E’ arrivato anche a spiare gli avversari pur di conoscere un dettaglio in più che gli permettesse di controllare l’imprevedibilità insita nel calcio. A Leeds, nonostante questo suo passato, i genitori non si sarebbero certo aspettati di vederlo in tuta a guidare i loro figli di dieci o undici anni.
Invece Marcelo Bielsa, a fine stagione, ha passato una giornata a insegnare calcio anche a loro, a bambini che nei weekend hanno fatto il tifo per lui e per la sua squadra.
Il senso di comunità è sempre stato un valore molto forte per Bielsa, che l’ha confermato una volta di più.
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