Manca ancora qualche tassello, ma la composizione delle panchine di Serie A è quasi completata: chi è l’allenatore più giovane del campionato italiano.
Ufficialmente il calciomercato deve ancora cominciare, ma da quando è terminata la stagione 2020-21 è partito il “valzer” delle panchine. Molte società, soprattutto quelle che lottano per le prime posizioni, hanno cambiato i propri tecnici. Per questo motivo, il prossimo campionato di Serie A vedrà tantissimi volti nuovi a bordocampo o con vesti sociali diverse.
Inoltre, già da oggi si potrebbe annunciare quale sarà l’allenatore più giovane della Serie A 2021-22. Infatti, grazie al rinnovo del contratto, Paolo Zanetti (1982) resterà sulla panchina del Venezia, appena promosso nel massimo campionato italiano. Il mister ha firmato fino al 2025 e sarà il più green dei suoi colleghi, seguito da Alessio Dionisi (1980) che con ogni probabilità resterà all’Empoli, anch’esso neopromosso. Insomma, la Serie B sforna nuovi allenatori.
Sul podio, al terzo posto, c’è Gennaro Gattuso (1978) che sarà il tecnico della Fiorentina dal 1° luglio; di un anno più anziano, Vincenzo Italiano (1977) fresco di rinnovo dallo Spezia e con grandissime ambizioni per la prossima stagione. Seguono Simone Inzaghi alla prima avventura alla guida dell’Inter (1976) e Ivan Juric (1975), il quale è passato dal Verona al Torino.
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Quest’oggi il club ligure ha ufficializzato il rinnovo del contratto di Paolo Zanetti, fino al 2025. Altri quattro anni di continuità, di grande crescita, per i lagunari che hanno centrato la promozione in Serie A grazie ai play-off.
Zorro con i suoi 38 anni sarà l’allenatore più giovane ed è alla sua prima esperienza nel massimo campionato. Ha allenato il Sudtirol per due stagioni in C, poi l’Ascoli e da settembre 2020 il Venezia, portandolo subito tra le grandi dopo 19 anni. Il suo marchio di fabbrica nella serie cadetta è stato il 4-3-1-2, con centrocampo a rombo, ma nelle ultime gare si è affidato al 4-3-3.
Non sarà un’impresa facile competere in un campionato nuovo, totalmente nuovo, con allenatori di grande calibro da José Mourinho a Massimiliano Allegri, a Maurizio Sarri (se arriva la fumata bianca con la Lazio) a Luciano Spalletti. Ma Paolo Zanetti vuole dimostrare di essersi meritato il grande salto.
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