Quinta vittoria per il Brasile che salva nel finale una partita difficile e condizionata a che da molto nervosismo: la campagna mondiale prosegue a punteggio pieno
Nonostante la campagna per la qualificazione al Mondiale prosegua a pieno regime, cinque partite e altrettante vittorie per il Brasile, il momento non è facile per la Seleçao.
Partendo dai dati oggettivi, e dunque dal successo contro l’Ecuador resta l’importanza di questa vittoria per 2-0, con due gol nel finale firmati da Richarlison e Neymar che mantengono il percorso netto del Brasile contro quella che era stata fino a questo momento la terza forza del torneo sudamericano che porterà al Mondiale in Qatar dell’anno prossimo.
I gol nel secondo tempo, dopo una prima frazione di sofferenza e un po’ imballata da parte della squadra di Tite. Al 65’ il vantaggio: Paquetà ruba palla e appoggia a Neymar il cui assist trova Richarlison pronto a isolarsi sulla sinistra e calciare con grande potenza battendo Dominguez.
Il Brasile non rischia molto, ma non concretizza: il raddoppio arriva solo a tempo ampiamente scaduto… La VAR chiama un calcio di rigore per un fallo di Preciado su Gabriel Jesus. Neymar calcia male: Dominguez blocca il pallone. Ma è di nuovo la VAR a intervenire in modo molto tardivo per la ripetizione del penalty riscontrando l’anticipo con cui il portiere ecuadoregno si era mosso rispetto al tiro del brasiliano. Altra sospensione, altro ritardo, altro calcio di rigore che questa volta Neymar trasforma. I giocatori dell’Ecuador lasciano il campo furibondi. C’è anche una protesta formale da parte del delegato ospite nei confronti dell’arbitro venezuelano Herrera che viene presentato all’osservatore della ConMeBol.
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Nel dopo partita ha parlato il capitano della Seleçao, Casemiro, assente nella conferenza stampa di presentazione del match dopo che si era sparsa la voce di un possibile boicottaggio del Brasile delle partite ormai imminenti di Copa America. Una vicenda intorno alla quale c’è molta polemica con le gare trasferite all’ultimo istante proprio in Brasile dopo i problemi di ordine pubblico in Colombia e l’emergenza pandemica in Argentina.
Pare che i giocatori brasiliani, che sono tutti corsi da Tite a festeggiare sia il gol di Richarlison che il rigore di Neymar, abbiamo espresso la volontà di boicottare la Copa. Casemiro non ha confermato ma il suo non dire dice moltissimo: “Tutti conoscono la nostra posizione, che è molto chiara. Abbiamo detto che non ne parleremo, non prima della fine di questi due match di qualificazione e non lo faremo. É una questione di rispetto e di gerarchia. Ma chi deve sapere sa. E non potevamo essere opiù chiari di così.”.
Anche Tite sembra sposare la perplessità dei giocatori di fronte a un torneo rischioso, arrangiato all’ultimo momento in un paese ancora in piena emergenza: “I giocatori hanno chiesto un confronto diretto con il presidente – ha detto il tecnico – credo che abbiano pieno diritto di esporre la loro posizione in modo chiaro”.
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