Il rinnovo dell’armeno con la Roma è ormai ufficiale. Mkhitaryan ritrova Mourinho e supera le vecchie discussioni con il portoghese.
È stato uno dei protagonisti assoluti dell’ultima stagione della Roma. Arrivato in giallorosso nel mercato del 2019, Henrikh Mkhitaryan è diventato un giocatore chiave della Roma di Paulo Fonseca, e lo sarà anche nella prossima stagione. È ufficiale la notizia del rinnovo di contratto che legherà l’armeno ai giallorossi sino al 2022. Uno dei dubbi maggiori sulla riuscita delle trattative per il prolungamento del contratto era quello legato alla presenza di José Mourinho.
L’allenatore portoghese ha già avuto a disposizione il giocatore ex Borussia Dortmund nella sua esperienza al Manchester United. Il rapporto tra i due, però, non è stato sempre idilliaco, anzi tutt’altro. In alcuni momenti si è arrivati sino alla rottura, come dimostrano i racconti su alcuni retroscena.
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Pace fatta tra Mkhitaryan e Mourinho: i loro precedenti
Nella loro esperienza al Manchester United, il rapporto tra Mkhitaryan ed il suo allenatore non era dei migliori. L’allenatore dello storico triplete interista fu la causa principale della cessione dell’armeno all’Arsenal, dopo una serie di dissidi tra i due. Nella stagione 2017/2018 l’armeno fu escluso dai convocati dall’allenatore per sei partite di Premier League. Quel segnale di rottura portò alla cessione del giocatore, dopo una stagione densa di provocazioni tra i due.
“È stato l’allenatore più duro che ho avuto in carriera” – ha detto il giocatore parlando di Mourinho – “è un vincente di natura e vuole che tu faccia quello che ti chiede. Metodi duri quelli del portoghese che non ha mai usato mezzi termini per rispondere alle cattive prestazioni di Mkhitaryan: “mi disse che dovevo pensare ad allenarmi di più, nonostante lavorassi duramente. A quel punto pensai di lasciare lo United“.
Contrasti che adesso sembrano risolti, vista la firma dell’armeno sul prolungamento di contratto, ed appartenenti solamente ad una parentesi passata e archiviata dai due. Ora toccherà a Mourinho spendere belle parole per quello che in questa stagione è stato il giocatore chiave della Roma, magari in pieno stile Special One.