Zinedine Zidane ha scritto una lettera d’addio in cui spiega i motivi per cui ha lasciato il Real Madrid: il duro affronto contro i dirigenti del club.
Zinedine Zidane non è più allenatore del Real Madrid e ha voluto scrivere una lettera d’addio a tutti i tifosi, per spiegare i motivi della sua decisione. Il tecnico francese ha ringraziato la società per le opportunità concesse in questi anni ed in particolare ha ringraziato il presidente. Infatti, Florentino Perez credette in lui da calciatore nel 2001, così come quando l’ha eletto allenatore della formazione Blanca.
Per questa ragione: “Ho accettato di ritornare al Real Madrid nel 2018 – spiega Zidane – Me l’aveva chiesto Perez e non potevo dirgli no“. Poi ha proseguito: “Ho cercato di trasmettere i valori del Madrilismo, volevo essere un esempio“. Ma la storia d’amore si è conclusa qualche giorno fa. Zizou ha abbandonato il club e ha voluto motivare la sua scelta attraverso la lettera pubblicata dal quotidiano spagnolo AS.
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L’addio di Zidane: “Il Real Madrid non mi dà fiducia”
Il tecnico transalpino ha accusato i dirigenti: “Ho scelto di andar via perché la società non mi ha dimostrato la fiducia di cui avevo bisogno, non ho sentito il supporto per costruire un progetto a lungo termine“. Poi Zidane rincara la dose: “E’ stato dimenticato tutto quello che si è costruito giorno per giorno: i rapporti umani con calciatori e collaboratori“.
Dunque, l’allenatore francese ha dichiarato: “Mi sarebbe piaciuto che negli ultimi giorni al Real Madrid l’atteggiamento del presidente e degli altri dirigenti fosse diverso – scrive Zinedine Zidane nella lettera d’addio – Oggi un tecnico sulla panchina di un grande club non dura più di due anni. Per durare più a lungo serve creare un rapporto umano solido“.
Infine, un messaggio diretto ai supporter madrileni: “In vent’anni in questa città ho capito che voi tifosi volete vincere tutto, ma soprattutto chiedete di dare il 100%. Vi posso assicurare che calciatori, staff ed io abbiamo sempre dato il massimo“.
Si chiude un capitolo importante per l’ex centrocampista. Una fine inevitabile stando ai racconti di Zidane, perché senza l’adeguato supporto della dirigenza sarebbe stato impossibile proseguire l’avventura su una delle panchine più importanti d’Europa.
