Il Chelsea conquista la Champions League nella finale con il Manchester City con una gara estremamente ordinata e caparbia nella quale spinge i suoi giocatori al di là dello spirito di sacrificio
Vittoria del Chelsea, 0-1, nella finale di Champions League contro il Manchester City in una gara fortemente tattica e vinta grazie a pochissimi episodi favorevoli ma grazie soprattutto a una netta affermazione del collettivo a dispetto del valore dei singoli.
Manchester City Chelsea, le Pagelle
MANCHESTER CITY
Ederson – Incolpevole sul gol, non rischia più di tanto e para quello che deve. Voto 6
Walker – Si danna l’anima nel costante e continuo tentative di ripartire. Quando lo fa si ritrova addosso avversari che raddoppiano e triplicano. Non è serata. Voto 5.5
Stones – Pur senza commettere gravi errori e senza concedere troppo è spettatore di una partita che il Chelsea vince a centrocampo. Voto 6
Ruben Dias – Guardiola gli chiede di andare avanti, di prendersi dei rischi; quando lo fa, soprattutto nel finale, il Chelsea rischia di fargli malissimo. Voto 5.5
Zinchenko – Accusa Mount, cui prende le distanze con grande fatica. Un paio di sbavature in una partita imperfetta. Voto 5.5
De Bruyne – Con la sua uscita il City perde una enormità. Squadra e compasso, fucile di precisione e fioretto: una prestazione fantastica, poco condivisa da alcuni compagni non altrettanto all’altezza. Voto 7
59’ Gabriel Jesus – Non poteva sostituire De Bruyne ma riesce a tenere il confronto fino al termine con estrema intensità. Voto 6.5
Gundogan – Tutto il gioco passa dale sue geometrice ma il Chelsea riesce a tenerelo una quindicina di metri indietro, da dove fa un po’ meno male. Voto 5.5
Foden – Il duello a distanza con Mount non lo vede dominare la scena, ha un paio di occasioni, si perde. Un commentatore inglese lo definisce ‘la mosca che picchia nel vetro’. Verosimile. Voto 5.5
Mahrez – Un paio di spunti brucianti che rimangono isolati. Interpretato benissimo dalla marcatura dei Blues. Voto 6
Bernardo Silva – Nella partita più importante dell’anno finisce per farsi imbrigliare in una efficacissima rete che il Chelsea gli costruisce intorno. Voto 5.5
63’ Fernandinho – Entra nel tentativo di spostare gli equilibri di un match che si stava mettendo male. Incide solo relativamente. Voto 5.5
Sterling – Soffre molto James, ha una grandissima occasione e la fallisce. Nella gara dei pochi episodi i suoi giocano a sfavore. Voto 5.5
76’ Aguero – Un uomo come lui non può non fare paura, ma il Chelsea gli toglie i riferimenti e i rifornimenti costringendolo a giocare largo e senza bagaglio. Voto 5.5
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CHELSEA
Mendy – Considerato l’anello debole della catena difensiva del Chelsea, si conferma un portiere complete, solido, nella sua migliore stagione. Voto 6.5
Azpilicueta – Regola la squadra con il calibro dandole spazio, tempo e dimensione. Grande lucidità. Voto 7
Thiago Silva – La sua finale di Chamions League finisce sul più bello nel bel mezzo di una buona prestazione. Voto 6
38’ Christensen – Si cala perfettamente nella partita più difficile dell’anno senza commettere errori. Voto 6.5
Rudiger – Calcola algebricamente il peso dei suoi falli, li spende con grandissima intelligenza. Una gara di grandissima personalità. Voto 7
James – Sicuramente una delle chiavi vincenti per la squadra di Tuchel, vince nettamente il duello personale con Stirling. Voto 7
Kanté – Gara di grandissima intensità e di spessore, si sacrifica in un infinito lavoro di raccordo e di pressione. Voto 7
Jorginho – Ha il merito di ripartire tutte le volte che può e lo fa senza farsi mai trovare imprepararo. Voto 7
Chilwell – Lavoro oscuro, di dedizione e applicazione, ma alla fine concede pochissimo pur non riuscendo a rendersi molto pericoloso. Voto 6
Mount – Riesce a trovare un unico spunto dei che possa cambiare la partita. E basterebbe quello. Ma quanta corsa, e quanta presenza… Voto 6.5
79’ Kovacic – SV
Havertz – Suo il gol che sblocca la partita. Per il resto si conferma un attaccante davvero moderno, versatile, estremamente duttile e molto, molto umile. Voto 7
Werner – Tantissimo spirito di sacrificio in una partita in cui macina chilometri in copertura a scapito della produzione offensiva. Voto 6.5
65’ Pulisic – Entra nel match in modo preparato e aggressivo. Sa di doversi sporcare le mani e non si vergogna di affondarle nel fango e spalare. Voto 6.5