Il tedesco Kai Havertz ha sbloccato la finale di Champions League Manchester City-Chelsea con un gol da primato
Il primo tempo della finale di Champions League fra Manchester City e Chelsea si è chiuso seguendo i binari degli ultimi due scontri diretti. Meglio i Blues di Tuchel, uno dei pochi allenatori che sembra aver individuato le contromosse al calcio di Pep Guardiola.
L’intelligenza tattica, le capacità intuitive dei tedeschi Timo Werner e Kai Havertz hanno fatto la differenza in occasione del gol che ha aperto le marcature.
Sul passaggio filtrante di Mount, infatti, Werner si allarga e in questo modo si trascina dietro Ruben Dias. Il pallone arriva così a Havertz, che si è inserito perfettamente alle spalle di Zinchenko.
L’ex Bayer Leverkusen con un tocco aggira anche il portiere Ederson e porta il Chelsea in vantaggio.
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Finora, Havertz non aveva mai segnato in Champions League. Erano otto anni che non si vedeva un giocatore realizzare la sua prima rete nella manifestazione in una finale. L’ultimo a riuscirci era stato il turco İlkay Gündoğan nel 2013.
Con questo gol, a 21 anni e 352 giorni, Kai Havertz è diventato anche il più giovane tedesco a segno in una finale di Champions League dal 1997. Allora un quasi ventunenne Lars Ricken riuscì a impreziosire il 3-1 del Borussia Dortmund, alla prima finale in Champions della sua storia come oggi il Manchester City, contro la Juventus.
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