Michel Platini senza peli sulla lingua analizza durante un’intervista diversi argomenti, criticando anche l’operato del presidente Ceferin e quello di Agnelli.
Un Michel Platini a tutto tondo ha parlato a L’Equipe, tracciando un bilancio sulle ultime vicissitudini calcistiche. Uno sguardo ad ampio raggio, quello dell’ex presidente della UEFA, che ha toccato vari argomenti.
L’ex calciatore della Juventus ha parlato di Euro 2020, Superlega e anche dei non rapporti con Aleksander Ceferin, attuale presidente UEFA, ma non solo. C’è spazio per un commento su Andrea Agnelli.
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Andrea Agnelli è un altro dei argomenti caldi dell’intervista. Platini non avrebbe rivolto al presidente della Juventus parole dolci, anzi. I commenti duri mostrerebbero infatti attrito tra i due.
Secondo Platini, infatti, non sarebbe una novità il modus operandi di Agnelli. “È sempre stato così, orientato a voler soprattutto valorizzare economicamente la Juventus. Ma non puoi fare tutto pensando ai soldi” ha dichiarato Platini.
Tra i due non ci sarebbe alcuna forma di simpatia e nemmeno convenevoli del caso, anzi. Platini avrebbe addirittura parlato di rapporti inesistenti, attaccando a più riprese Aleksander Ceferin.
“È uno di quei politici che non hanno giocato a calcio e stanno vivendo il loro momento di gloria. Se i vecchi giocatori come me si mettono accanto, loro non esistono più” commenta Platini.
Un’aspra critica Platini la rivolge, sempre sulle colonne de L’Equipe, alla gestione della Superlega. “L’allontanamento di diverse grandi società per fondare la propria competizione è l’unico vero pericolo ricorrente che la UEFA deve gestire” dice stizzito Platini.
Michel Platini, secondo Tuttosport, sarebbe fortemente critico per l’operato di Aleksander Ceferin. Secondo l’ex presidente della UEFA anche ai suoi tempi ci sarebbe stato questo tipo di problema.
“Sono andato a vedere i dirigenti per convincerli che le nostre competizioni erano le migliori. Parlavamo nell’interesse del calcio e non guardando soltanto tv o affari” continua Platini.
Tifosi, calciatori, molte squadre e via discorrendo si sono opposte alla formazione della nuova competizione. Uno dei protagonisti è anche Pep Guardiola: proprio nel caso specifico Platini si è detto contento.
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