Conte Inter le strade si separano senza rimpianti e pendenze: la lauta buonuscita percepita da Conte pesa sul bilancio, ma c’è una ragione.
Inter, dopo i saluti di Conte, è la volta di Simone Inzaghi. L’allenatore biancoceleste cambia piazza e arriva a Milano subito dopo che il collega salentino ha salutato tutti chiedendo e ottenendo una lauta rescissione consensuale. Il matrimonio con Antonio Conte non è proseguito per via dei sacrifici che la società nerazzurra deve fare – dal punto di vista economico – per mantenere la sostenibilità del club.
I nerazzurri sanno di vivere un momento difficile economicamente dopo gli “sforzi” di una stagione che ha portato al Duomo (sponda nerazzurra) lo Scudetto. Oneri economici diversi, quelli per avere un allenatore come l’ex Juve, che non sono più alla portata di Zhang. Almeno per il momento.
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Conte Inter: le ragioni di una buonuscita così cospicua
Allora dentro l’ex Lazio. Promettente, stimolante, ma soprattutto più economico con un ingaggio alto ma non altissimo come quello del collega uscente. I dubbi restano, però, e a porseli sono proprio i tifosi in Rete: “Come mai con tutte le difficoltà si concede a Conte una buonuscita di 7 milioni e mezzo?”. La risposta, secondo quanto riporta CalcioFinanza, è da trovare nel rapporto fra Conte e la squadra nerazzurra: l’alternativa era lasciare il tecnico con qualche pendenza.
Instaurare una situazione in stile Chelsea per intenderci, dove rimanevano dei sospesi, con l’allenatore salentino che sarebbe poi andato sul piede di guerra. Invece, il rapporto fra le parti si è chiuso nella concordia più totale anche se è costato alla proprietà nerazzurra qualche esborso economico maggiore. Tutto è bene quel che finisce bene, o quasi. Ora, in casa Inter, si volta pagina. Senza rimpianti e con uno Scudetto in più.
🚨 | COMUNICATO
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— Inter 🏆🇮🇹 (@Inter) May 26, 2021