Il Norwich City ha vinto The Championship, il campionato cadetto inglese e torna in Premier League al termine di una stagione a dir poco straordinario
Quando una squadra vince, soprattutto se si tratta di un team che non è troppo abituata a farlo, i superlativi abbondano. Ma se si chiede al tecnico nel Norwich City FC, il tedesco Daniel Farke, quale sia stato il punto di forza della sua squadra, la risposta del tecnico è… “la sua normalità”.
Il trionfo del Norwich City
Eppure il Norwich ha vinto il campionato: la seconda miglior stagione di sempre per la squadra gialloverde con un record di 97 punti, 29 vittorie e 10 pareggi. Miglior record difensivo di sempre del club con 36 gol subiti in 46 partite. Una squadra quadrata, organizzata, capace sempre di giocare per vincere e che ha sfiorato un record di trenta vittorie stagionale.
I tifosi dei Canaries non hanno mai festeggiato così tanto in vita loro. Anche se nel corso della stagione i tifosi si sono limitati a una presenza garbata e lontana. Niente festa nemmeno quando la promozione è diventata ufficiale: su richiesta del club che ha postato una serie di foto e un invito “see ya all soon”, ci si vede tutti presto.
LEGGI ANCHE > La Sampdoria trent’tanni dopo: lo scudetto allegro di Mancini e Vialli
A Carrow Road
Fuori dallo stadio di Carrow Road erano presenti solo in 200 per festeggiare la promozione: tanti cori indirizzati al tecnico Farke. Ma soprattutto a Tim Krull, il portiere olandese, e Oliver Skipp, determinante centrocampista in prestito dal Tottenham che ha chiuso una stagione straordinaria in stampelle.
Tra gli altri elementi chiave, in un roster internazionale molto variegato l’argentino Emiliano Buendia. Il Norwich potrebbe sacrificarlo sul mercato: interessa all’Arsenal. I cori dei tifosi erano dedicati soprattutto a lui. Premiato con Barry Butler Memorial Trophy, il riconoscimento per l’MVP stagionale, i tifosi gli hanno dedicato il lungo interminabile mantra “please don’t take my Emi away”, sulle note di “You are my sunshine”.
LEGGI ANCHE > La storia del Clermont Foot 63: la squadra sostenibile che non compra
La Antonella Clerici inglese
La normalità del club sta anche in un progetto sostenibile, economicamente ragionevole la cui presidente è Delia Smith, appassionatissima tifosa del club da sempre: stella della TV britannica è la protagonista assoluta delle cucine televisive. Possiede un piccolo impero editoriale e investe ogni guadagno personale suo e di suo marito – lo scrittore ed editorialista gallese Michael Wynn-Jones – nel club. Senza sperperare un penny.
Donna appassionata che non disdegna il buon vino, è considerata una ‘poveraccia’ dai latifondisti della Premier League. Comprò il club bel 1996 e vive da allora da Premier League e Championship avendo investito non più di una ventina di milioni di euro: in tutto.
LEGGI ANCHE > Bono Vox e The Edge nell’Inno di Euro 2020 con Martin Garrix
“Tifosi, dove siete?”
Famoso il suo sfogo quando nel 2005 il club giocava con il Manchester City una partita decisiva per la salvezza. Canaries che stavano perdendo e tifosi abbattuti e silenziosi: Delia si arrampicò fino alla cabina dello speaker, gli strappò il microfono e urlò negli altoparlanti… “gente, qui manca il dodicesimo uomo in campo, dove diavolo siete finiti?” Il Norwich diede tutto, perse 3-2 e uscì dal campo comunque in trionfo.
Assistere a una partita nella River End è un’esperienza: i tifosi dei Canaries sono un incredibile Juke Box che rielabora qualsiasi canzone del momento in un coro.
Il Norwich torna in Premiership per la quarta volta in quindici anni: il suo obiettivo ora è starci per più di tre stagioni.