Arsenal, scandalo Thomas Partey: cosa ha fatto il centrocampista

Thomas Partey si è reso protagonista di uno spiacevole episodio che ha fatto infuriare l’Arsenal e i suoi tifosi: cosa ha fatto il centrocampista ghanese 

Thomas Partey centrocampista
Thomas Partey centrocampista dell’Arsenal (Getty Images)

Scoppia il caos nell’Arsenal, protagonista in negativo Thomas Partey. Il suo cognome potrebbe suggerire qualcosa, se togliamo la “e”, assume infatti il significato di “Festa” in inglese ed è proprio per una festa che il centrocampista ghanese è ora nei guai.

A riportare le prime indiscrezioni è il Sun, che riferisce dettagli importanti sulla vicenda che coinvolge il 27enne. Un video, infatti, avrebbe incastrato il giocatore costato ben 45 milioni di sterline ai Gunners, reduci da una pessima stagione che non ha consegnato neppure la qualificazione alla Conference League.

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Thomas Partey nei guai: i dettagli sulla festa che fa infuriare l’Arsenal

Thomas Partey festa
Thomas Partey centrocampista dell’Arsenal (Getty Images)

Proprio il terribile rendimento stagionale del club londinese ha fatto infuriare ancora di più i tifosi alla vista di alcune stories su Instagram della modella 22enne Wiktoria Kowalczyk. Nelle immagini, Partey è ritratto in un nightclub, che, per legge, non potrebbe essere ancora aperto in Inghilterra a causa delle restrizioni per il Covid.

Il calciatore è stato filmato alle 3 del mattino di lunedì, poche ore dopo l’ultima gara di campionato, che ha sancito l’esclusione da qualsiasi coppa europea per l’Arsenal. Una beffa che ha fatto infuriare anche il club londinese, pronto ad intervenire.

Le conseguenze

Stando a quanto riferito dal Sun, la dirigenza britannica è pronta a multare Thomas Partey a causa della sua partecipazione alla festa. E’ attesa dunque una conseguenza salatissima per la scelta scellerata del calciatore.

Prima di lui, in Italia, Dybala, McKennie e Arthur per la Juventus e Lukaku, Perisic, Hakimi e Young dell’Inter avevano preso parte a feste non legali. In Inghilterra invece, erano stati quattro giocatori del Leicester, tra cui Maddison, a nascondersi dalla polizia dopo aver preso parte ad un party privato. Anche in quel caso, le multe furono salate, per poi essere seguite da un’esclusione in campo.

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