La stretta amicizia fra Leo Messi e Sergio Aguero è iniziata con la condivisione di una tragica notizia. Il legame si è poi rinforzato negli anni
Sergio Aguero e Leo Messi quasi non si conoscevano quando si sono incontrati in nazionale per il Mondiale under 20 del 2005. Ma si ammiravano a distanza. “La Pulga” aveva visto in tv l’esordio da record del Kun a quindici anni nel campionato argentino. Aguero era a sua volta colpito dal fatto che Messi giocasse nel Barcellona.
Erano i più giovani della rosa presente in Olanda. Miguel Angel Tojo, uno dei grandi allenatori nella storia del calcio giovanile argentino, decide di metterli in camera insieme.
In campo, i due parlano già la stessa lingua. Ma è un tragico episodio fuori dal campo a unirli definitivamente. Succede quando Emiliano Molina, amico d’infanzia di Aguero e anche lui cresciuto nelle giovanili dell’Independiente, ha un grave incidente stradale.
Il Kun è preoccupato, continua a chiedere costantemente aggiornamenti da Buenos Aires. Lo staff della nazionale cerca di proteggerlo e filtrare le notizie. Se dovesse accadere il peggio, vogliono fare in modo di dargli la notizia nella maniera più delicata possibile.
Leggi anche – Barcellona, Laporta piazza il primo colpo di mercato: i dettagli
La notizia, purtroppo, arriva di notte. Per proteggerlo ulteriormente, lo staff fa spegnere il wifi nelle stanze dell’hotel. Ma a quanto pare la linea funziona in alcune stanze. Messi legge della morte di Emiliano Molina la mattina dopo, mentre Aguero ancora dorme.
E’ proprio Messi a comunicargli della tragedia al risveglio. I due si abbracciano, piangono, condividono un lutto che ne rinforza il legame. Al dolore si accompagna poi la gioia sportiva per la vittoria del Mondiale, ottenuta battendo in semifinale il Brasile e in finale la Nigeria.
Leggi anche – Carlo Ancelotti, i due anni alla Juventus: il retroscena sulla clamorosa cessione di Henry
All’epoca, Aguero spiccava già per carisma. Conquistava tutti con il suo tipico sorriso, sapeva farsi voler bene dai compagni di squadra e dai tifosi. E non ha mai smesso.
Quando aveva ancora 17 anni Cesar Menotti, allenatore della nazionale argentina campione del mondo nel 1978, disse che gli ricordava Romario. Non venne preso troppo sul serio allora, ma alla fine ci aveva visto lungo.
Il rapporto con Messi è diventato sempre più forte nel tempo. E su questo punta il presidente del Barcellona Joan Laporta, che vorrebbe portare Aguero in blaugrana anche come jolly per convincere Messi a non lasciare la squadra a fine stagione.
Sarà un’altra estate caldissima in Catalogna.
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…