Francesco Totti ha dato la sua versione dei fatti a proposito del presunto no alla Roma dei Friedkin e del nuovo allenatore Jose Mourinho
Da calciatore, Francesco Totti confessava che gli sarebbe piaciuto lavorare un giorno con José Mourinho. Erano gli anni migliori dello Special One, capace di condurre il Porto alla conquista della Champions League e di completare il Triplete sulla panchina dell’Inter.
Dalla prossima stagione, il portoghese tornerà in Italia per allenare la Roma, principale rivale dei nerazzurri in Serie A in quella stagione storica.
Totti si è lasciato male con la società giallorossa, la sua uscita da dirigente ha segnato l’ultima fase della presidenza Pallotta.
Negli ultimi giorni si sono rincorse le voci a proposito di una chiamata da parte dei Friedkin, gli attuali proprietari del club giallorosso, e di un rifiuto dell’ex capitano a varcare di nuovo le porte di Trigoria.
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Totti e il rifiuto di tornare alla Roma con Mourinho: la verità
In qualità di nuovo ambasciatore della Serie A, Francesco Totti è intervenuto a Rai Sport come ospite durante l’intervallo della finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus.
L’ex capitano della Roma ha rivelato di non aver detto alcun no alla società. Semplicemente perché non è arrivata nessuna chiamata alla quale rispondere.
“Queste voci sono solo menzogne” ha detto Totti, che prima della partita sarebbe stato insultato da un gruppo di tifosi della Juve che hanno riconosciuto la sua auto fuori dallo stadio.
Se la chiamata dovesse effettivamente arrivare, ha concluso, “mi metterei seduto ad ascoltarla. Ho molto rispetto per Mourinho e i Friedkin”.
