Stipendi Serie A: interviene la FIGC. Gravina illustra i prossimi passi della Federazione per salvaguardare l’intero indotto economico.
Serie A, nodo stipendi. La questione resta, nel massimo campionato c’è un problema finanziario: i club chiedono aiuto e il problema non riguarda solo le big. Le squadre più blasonate sono colpite maggiormente, ma sotto la linea del fuoco ci sono moltissime realtà: non resta che fare appello, in tal senso, alla FIGC. Federazione a cui si chiede, in sostanza, un po’ di clemenza ed equilibrio nella riorganizzazione dei pagamenti che – tradotto – significa: rinvio del pagamento della data di marzo degli stipendi di Serie A, un mese di respiro. Questo è quanto. La scadenza di pagamento slitta da Maggio a Giugno: Gravina, in materia, è stato chiaro. Occorrerà pensare – ha fatto capire il numero uno della Federazione – a un piano anti indebitamento perché il problema esiste.
Una norma che “controllerà meglio la politica di costi e benefici di tutto l’indotto calcistico per evitare che venga a mancare la sostenibilità collettiva”. In parole povere quello che aveva cercato di dire Zhang a dirigenti e giocatori dell’Inter a cui la mano tesa di Gravina servirà, ma un conto è ragionare per la collettività un altro è ragionare – e farsi carico – dei problemi del singolo: la FIGC andrà incontro a tutti, ma poi le criticità varieranno a seconda della politica interna adottata.
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Lo stesso vale per come porre rimedio a ogni tipo di falla. Sul piano generale, invece, pronto anche un cambiamento di liturgia e attuazione del calciomercato: novità necessarie e non più procrastinabili. Persistono le impossibilità di possedere due proprietà all’interno della Serie A: si veda il caso di Lazio e Salernitana. Lotito, in tal senso, dovrà dare una risposta e porre rimedio a questo conflitto.
Poi c’è la norma anti-Superlega che vieta l’iniziativa riguardo al possibile nuovo torneo a scapito della UEFA. Chiarezza nei protocolli ed equilibrio nelle azioni: questo il nuovo viatico che imporrà, tra le altre cose, il blocco dei trasferimenti per le società di A e B che superano il costo complessivo del monte contrattuale per la stagione 2021/2022. Trasparenza che favorirà anche le società dilettantistiche a cui saranno dati adeguati sostegni.
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