Marotta al fianco del presidente dell'Inter Steven Zhang (Getty Images )
La festa per il 19esimo scudetto è finita e l’Inter comincia a pianificare la prossima stagione, i nodi da risolvere sono parecchi, a cominciare dagli accordi con i calciatori
Un patto: è quello che ha chiesto Steven Zhang a tutti i giocatori dell’Inter dopo la conquista del 19esimo scudetto e alla vigilia di una estate di programmazione fondamentale per consentire alla squadra nerazzurra di rientrare nel gotha dei club europei.
Il futuro è ora: Zhang in persona, affiancato da Beppe Marotta, incontrerà individualmente tutti i giocatori dell’Inter ponendo loro una garanzia e una richiesta. La garanzia è che il consistente premio per la conquista dello scudetto sarà pagato senza tagli e puntualmente. La richiesta è una riduzione degli stipendi.
La prima proposta sarà tagliare i due mensilità gli stipendi di questa stagione. In alternativa si cercherà di spalmare il dovuto in tempi più ampi. Una trattativa più facile con i giocatori che saranno riconfermati; decisamente più problematica per chi è sul piano delle partenze.
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La trattativa era stata chiaramente anticipata da Beppe Marotta sabato. L’amministratore delegato del club aveva sottolineato che il calcio non può più permettersi i costi di oggi e che la spirale dei debiti rischia di diventare fuori controllo. L’obiettivo dell’Inter è quello di garantire un risparmio netto non inferiore al 15%. I contratti sono un capestro per i club, soprattutto in Italia dove l’agenzia delle entrate guadagna molto più dei calciatori e nelle quali il costo del lavoro pesa per il 70% del budget.
A fronte di questi tagli il club nerazzurro, con gli introiti di Serie A e della prossima Champions League potrà pensare di rilanciarsi allentando la mora dei debiti. L’Inter è a debito di alcuni stipendi: e li pagherà. Ma non prima di questa rinegoziazione.
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Inevitabile pensare che alcuni giocatori, soprattutto quelli intenzionati a restare, non avranno difficoltà a trovare un accordo. Per gli altri si apre una settimana delicatissima. Ci sarà anche chi dirà di no. Tra questi l’ex tecnico Luciano Spalletti, ancora sotto contratto fino a giugno, che ha rifiutato qualsiasi accordo.
In caso di mancato accordo l’Inter dovrà onorare il contratto fino all’ultimo euro. E poi, presumibilmente, mettere il cartellino del giocatore in disaccordo sul mercato. Ogni giocatore poi può contare su un gruzzolo derivante da premi individuali: gol, presenze, prestazioni, oltre ai premi a vincere per ogni singola partita e per i trofei.
Le trattative anche in questo caso proseguiranno individualmente, senza premi di gruppo. L’Inter ogni mese paga 15 milioni di euro di stipendi.
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