Pep Guardiola ha raggiunto la sua terza finale di Champions League da allenatore, la prima nella storia del Manchester City. Guardiola si dice entusiasta a Sky Sport dopo la semifinale
Canta sotto la pioggia il Manchester City. Festeggia anche Pep Guardiola che dopo l’andata contro il PSG citava Francesco De Gregori per quel “La storia siamo noi” rivelatosi profetico. La storia sono loro, per una sera. La storia l’ha fatta lui, il catalano che ha reinventato il calcio offensivo a Manchester partendo dalla difesa. Il tecnico che ha preso posizione contro la Superlega e ha condotto il City alla prima finale di Champions League della sua storia.
La doppietta di Riyad Mahrez all’Etihad ha messo in discesa la sfida contro il PSG, senza Kylian Mbappé. Guardiola giocherà così la sua terza finale di Champions League da allenatore, dopo le due vinte alla guida del Barcellona. Una delle squadre più iconiche nella storia recente del calcio europeo.
Dopo la vittoria, Guardiola si è mostrato rilassato nella classica intervista post-partita a Sky Sport.
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Con il passar degli anni, Guardiola è cresciuto, migliorato dal punto di vista tattico, dimostrando una grande capacità di evolversi e comprendere il cambiamento del calcio. Un netto passo in avanti che dimostra la sua capacità del tecnico catalano di adeguarsi ai tempi e al Paese di dove allena. A Sky Sport il tecnico catalano ha detto: “Siamo in finale per la prima volta nella nostra storia. Incredibile? Abbiamo una società che si mette a tavolino, che da dieci anni ha investito soldi e ha fatto tantissimo, sostenendo anche nei momenti difficili tutti noi“.
Dopo 127 anni il Manchester City ha raggiunto la finale di Champions League, il traguardo per cui lo spagnolo era stato chiamato. “E’ un traguardo incredibile la finale di Champions League. Nel primo tempo – ha detto Guardiola – non riuscivamo a saltare il PSG mentre nel secondo tempo molto meglio. Siamo in finale, il PSG vince il campionato ogni anno, ha battuto il Barcellona ma noi siamo in finale. Noi abbiamo fatto una squadra per tenere il pallone, non perderlo e magare in finale giocheremo con un attaccante. Per questa società è un traguardo straordinario”.
Adesso pensiero al campionato, aspettare la gara di domani tra Chelsea e Real Madrid e poi la finale della storia. “Ci manca una partita per vincere la Premier League e poi ci dedichiamo alla finale. Come è Guardiola rispetto a 10 anni fa? Migliore. L’esperienza in Germania mi ha fatto bene, ho sempre avuto giocatori eccezionali“.
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