ESCLUSIVA CT, Alberto Di Chiara: “Parma in B, troppi azzardi ed errori radicali”

Alberto Di Chiara, ex del terzino del Parma, vincitore anche di una Coppa e una Supercoppa UEFA, ha commentato la retrocessione in Serie B dei ducali in ESCLUSIVA per Calciotoday.it  

Alberto Di Chiara retrocessione Parma
Alberto Di Chiara retrocessione Parma

Con la sconfitta per 1-0 in casa del Torino, la retrocessione del Parma in Serie B è diventata ufficiale. La redazione di Calciotoday.it ha ascoltato in ESCLUSIVA Alberto Di Chiara, che con gli emiliani ha vinto una Coppa Italia (1991/92), una Coppa delle Coppe (1992/93), una Supercoppa UEFA (1993/94) e una Coppa UEFA (1994/95). L’ex terzino sinistro ha commentato la stagione dei crociati, analizzando alcune delle cause di un’annata così povera di risultati.

Lei conosce bene il Parma, cos’è successo in questa stagione?

La stagione è subito incominciata in salita, al di là dell’acquisizione in corso d’opera della società. E’ stato fatto un mercato di fretta e cambiato un allenatore come D’Aversa, che era andato discretamente bene l’anno prima, senza capire bene la situazione interna. Ci sono stati troppi stravolgimenti drastici fatti di corsa, un tuffo nel vuoto. Iniziare così non è mai positivo.

Cosa è stato sbagliato?

“Non c’era molto tempo per capire le idee della società, a meno che non avessero già l’idea dal principio di cambiare tutto. La nuova proprietà deve avere il tempo di capire. Ci vuole tempo per settare i contratti, conoscere tutti gli elementi e verificare come andavano le cose prima. Quando non hai tutto ben chiaro, è difficile fare qualsiasi cosa. Il nuovo presidente del Parma è alla prima esperienza nel calcio italiano e doveva prendersi più tempo prima di fare determinate scelte, anche perché non c’era la necessità impellente di cambiare. Gli azzardi sono un rischio, no sempre pagano e il Parma è stato costantemente in apnea. Non ha mai dato l’impressione di un’annata tranquilla”.

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Retrocessione Parma, Alberto Di Chiara in ESCLUSIVA CT: il commento alla stagione dei crociati

Alberto Di Chiara retrocessione Parma
Alberto Di Chiara retrocessione Parma

Per lei, dunque, anche Liverani è stato un azzardo?

“Si, ma non tanto per Liverani, che comunque veniva da un anno non felicissimo con il Lecce, ma perché qualsiasi scelta sarebbe stata un azzardo. Se si voleva cambiare tutto, allora bisognava prendere un allenatore o una struttura solida, come fece ai tempi Berlusconi. Non c’è stato il tempo e ed è stata costruita una squadra non per Liverani. Qualsiasi allenatore avrebbe potuto avere un’altra mentalità rispetto alla rosa a disposizione”. 

A gennaio sono stati sbagliati gli acquisti?

“Io reputo che nel mercato di inizio anno siano stati commessi degli errori radicali. A gennaio cerchi di rifarti, acquistando anche di più di quanto tu possa fare. Nonostante la buona volontà, hai purtroppo creato confusione e questo Parma è figlio di una gestione, al di là della generosità, senza ponderatezza. Bisognava scegliere con maggiore attenzione”.

La nuova proprietà potrà aiutare il Parma a risalire il prima possibile in Serie A?

“Io credo che il potenziale economico non sempre coincida con scelte giuste. L’Empoli è una squadra che va e viene dalla Serie A ma ha sempre la capacità per tornare nella massima serie. Il Parma ha tutte le carte in regola, al di là del passato glorioso. Credo che abbia la possibilità economica per cercare di costruire qualcosa di importante. Bisogna però avere gli uomini giusti per le scelte dentro e fuori dal campo. Ci vuole un progetto tecnico che può portarti anche in Serie A il prossimo anno”.

 

di Claudio Mancini 

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