Tutto su Mergim Vojvoda, il terzino del Torino che ha condannato il Parma alla retrocessione con il suo primo gol in Serie A
Mergim Vojvoda è il diciassettesimo giocatore del Torino in gol in questo campionato. Il terzino granata ha deciso la sfida con il Parma e condannato gli emiliani alla retrocessione in Serie B. E’ il secondo kosovaro in gol in Serie A dopo Vedat Muriqi.
Quello contro il Parma è il suo primo gol in Serie A. L’ha festeggiato con un largo sorriso e dedicato al suo nipotino.
Cugino di uno dei migliori attaccanti del Kosovo, ha una storia che inizia come tante, con una famiglia che scappa dalla guerra. I Vojvoda si rifugiano in Germania, ma il governo li rimanda a casa. Vivono nei boschi per sfuggire alle bombe.
Cercano fortuna in Repubblica Ceca, ma il padre, il fratello e la sorella di Mergim finiscono in prigione. Si riuniscono dopo sei mesi e scappano di nuovo. Stavolta l’approdo è il Belgio. E cambia tutto.
A Liegi, Mergim scopre il calcio. E capisce di possedere un talento. A sedici anni entra nel vivaio dello Standard, una delle squadre di maggior prestigio di tutta la nazione. A 18 firma il primo contratto da professionista. Ma non debutta in prima squadra. Finisce in prestito in seconda divisione al Sint-Truiden.
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Il proprietario dello Standard, Roland Duchâtelet, possiede allora anche il Carl Zeiss Jena, squadra dell’ex Germania Est che naviga nella quarta divisione tedesca, la Regionalliga.
I soldi non bastano mai, ma è lì che, dice, diventa uomo. La squadra si prende anche la soddisfazione di eliminare l’Amburgo in Coppa di Germania. Lo Standard però continua a non credere in lui e lo cede, praticamente a costo zero, al Mouscron-Péruwelz.
Finalmente può debuttare in Jupiler League. Al Mouscron disputa oltre 60 partite, segna il suo primo gol nella prima divisione belga, emerge come un terzino determinato e veloce. Finalmente lo Standard si accorge di nuovo di lui e gli dà fiducia nella stagione 2019-20. Una fiducia ripagata con una media di 17 duelli tentati e 5 intercetti di media a partita.
L’estate scorsa, sembra vicino all’Atalanta. Può giocare da esterno in un centrocampo a cinque e da terzino in una difesa a quattro. Gasperini voleva farne un nuovo Castagne. Ma François Gillet, ex portiere del Torino che allo Standard è un’istituzione, gli ha parlato tanto dei granata e l’ha convinto a scegliere il Toro.
Vojvoda, che ha esordito l’anno scorso anche in Europa League, è diventato un idolo in Kosovo nel 2016. Giocava infatti nell’Under 21 dell’Albania, che quell’anno ha peraltro partecipato agli Europei. Ma quando la FIFA ha riconosciuto il Kosovo, è andato dove l’ha portato il cuore. Un cuore da guerriero. Un cuore granata.
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