Inter, la festa Scudetto irrita gli studenti: lettera al Sindaco di Milano

Inter Scudetto Giuseppe Sala una scuola scrive al Sindaco di Milano risentita dopo la festa dei tifosi nerazzurri per il tricolore.

Inter Scudetto Giuseppe Sala
Inter Scudetto Giuseppe Sala lettera studenti (Getty Images)

L’Inter ha vinto il suo 19esimo Scudetto. Titolo che mancava da un po’ nella Milano nerazzurra, ma nel capoluogo lombardo era anche da un po’ che non si vedevano certe scene: assembramenti ovunque, folle festanti in strada, bandiere e caroselli. Come se il COVID-19 non fosse mai esistito.

In barba alle misure preventive, il tifo va ben oltre. C’è, però, un limite alla decenza: è questo quello che ci tiene a sottolineare una scuola elementare – la 5B della scuola “Gianni Rodari” di Saronno – che alla vista di quelle scene non trattengono lo sgomento e la delusione tanto da scrivere al Presidente della Regione Lombardia e al Sindaco di Milano Beppe Sala per chiedere lumi, ma in particolare per esprimere dissenso, su quanto accaduto ieri. La festa Scudetto accende la polemica.

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Inter Scudetto Giuseppe Sala lettera al Sindaco: polemica di una scuola

Lettera degli studenti a Giuseppe Sala dopo festa Scudetto Inter (Getty Images)
Lettera degli studenti a Giuseppe Sala dopo festa Scudetto Inter (Getty Images)

“Abbiamo aperto e chiuso le attività e le scuole perché ce lo avete chiesto voi adulti – si legge nella lettera – ma adesso di fronte a certe trasgressioni ci sentiamo un po’ delusi – continua la missiva scritta come se a parlare fossero i pargoli – ci avete impedito di incontrare i nostri amici, imposto la DAD, tutte cose che abbiamo rispettato. Ora, però, sembra che vi siate dimenticati di noi”. La lettera diventa di dominio pubblico in breve tempo: la questione è delicata.

La folla a Milano ha creato un precedente non da poco, ora studenti e insegnanti chiedono ascolto per poter almeno tornare in presenza per la fine dell’anno. Tutti, senza distinzione. Al grido di “Se lo può fare il calcio, possiamo anche noi”. A questo punto – è il caso di dirlo – la palla passa alle istituzioni.

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