Milan-Benevento è la prima a San Siro da avversario di Filippo Inzaghi. Riviviamo i grandi momenti di SuperPippo nel suo stadio
Pippo Inzaghi torna per la prima volta da avversario a San Siro. Al Milan che ha sentito suo per oltre un decennio, con cui ha segnato 126 gol in 300 partite, chiede punti preziosi per il suo Benevento, precipitato nelle zone calde della classifica dopo un girone di ritorno con molte ombre e poche gioie.
La storia di Inzaghi a San Siro porta un carico di ricordi ed emozioni, scanditi dal coro dei tifosi che l’hanno accompagnato fino all’ultimo giorno: “Pippo Inzaghi segna per noi”. Stavolta, per Milan-Benevento, arriva da avversario con l’obiettivo di non farli cantare.
Segnava, SuperPippo, segnava tanto e da subito. Non si è più fermato dal 5-2 contro la Fiorentina: è il 9 settembre 2001. Le Twin Towers stanno per crollare, il mondo sta per cambiare, il Milan sta per aprire un ciclo nuovo. Nel segno di un bomber con una vista laser per la porta e un senso innato per il fuorigioco, per essere un centimetro in qua della linea.
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Inzaghi, le Champions del 2003 e del 2007
Segnare sazia la sua fame solo fino all’azione successiva, fino alla partita successiva. Eppure l’aspetto più curioso per un centravanti capace di 18 triplette di cui una sola in nazionale, a San Siro contro il Galles è un’improbabile numero 10, resta la fama guadagnata per una rete non realizzata. E’ il tocco di Dahl Tomasson, allievo che supera in velocità anche il maestro e tocca sulla linea il pallone della vittoria contro l’Ajax nei quarti di Champions League 2003. Champions che il Milan vincerà battendo l’Inter in semifinale e la Juve nella finale di Manchester. E’ la finale del rigore di Shevchenko, che a quella stagione dedica una parte del suo nuovo libro scritto insieme al giornalista Sky Alessandro Alciato.
Inzaghi chiude una stagione da record con 30 gol, preludio a un biennio di infortuni (gomito, schiena, caviglia, ginocchio) ombre e dolori. Poi il tuffo, liberatorio, per andare a prendere un pallone e sentire il familiare suono della rete che si gonfia, a San Siro contro il Palermo, nell’ottobre del 2005.
Inzaghi a San Siro vuol dire anche il gol alla Stella Rossa che inaugura la campagna d’Europa del 2006-07, quella che si chiuderà nella notte della rivincita sul Liverpool. La notte della doppietta di SuperPippo ai Reds, che stupisce anche Andrea Pirlo.
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Verso Milan-Benevento, le grandi notti di SuperPippo
#OnThisDay in 2002 Carlo Ancelotti took charge of his first Champions League match and Pippo Inzaghi netted his first #UCL brace. Legendary 🤩
In Champions League, 18 anni fa, l’esordio in panchina di Carletto e la prima doppietta di SuperPippo ☝️#SempreMilan pic.twitter.com/mfkKDGaAoa
— AC Milan (@acmilan) September 18, 2020
Continuiamo con la breve antologia sui grandi momenti di Inzaghi a San Siro verso Milan-Benevento. La sua ultima notte in Europa matura davanti al Real Madrid di Jose Mourinho. Entra nel finale al posto di Ronaldinho e segna due gol. Lo Special One gli fa i complimenti. “Hai cambiato la partita in dieci minuti” gli dice.
Inzaghi saluta il 13 maggio 2012, dopo il 2-1 al Novara a San Siro. Saluta con gli occhi lucidi, dopo l’ultimo gol della sua carriera.