Champions League FIFPro contraria alla riforma, il sindacato internazionale dei calciatori attacca: “Non tutela i giocatori”.
Non c’è solo la Superlega, nel mirino anche la nuova riforma della Champions League. Periodo frenetico per il mondo del calcio, alle prese con una ripartenza che ha visto qualche intoppo: se sul capitolo stadi le organizzazioni stanno trovando una quadratura, sul piano delle riforme c’è ancora molto da fare e in maniera diversa.
Il torneo proposto dalle “12 sorelle” – così sono definite le fondatrici della competizione – è durato appena 48 ore per poi sgonfiarsi con la fuoriuscita di alcuni membri partecipanti anche a fronte delle dure polemiche da parte di UEFA e gente comune in Europa. “Il calcio è dei tifosi”, il grido unanime, ma anche dei sindacati.
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Champions League FIFPro contro la riforma: il motivo
Nel mirino della FifPro c’è la riforma della Champions League 2024: secondo il sindacato internazionale dei calciatori, la conformazione del torneo non terrebbe conto della salute dei calciatori.
Il Segretario Generale Jonas Baer Hoffmann lo spiega nel dettaglio attraverso una nota condivisa: “Da anni l’attenzione alla salute dei giocatori è del tutto assente. L’abbiamo già visto con il Mondiale per Club, la Nations League e le amichevoli pre-campionato: troppi impegni a ridosso delle partite di campionato sfiancano gli interpreti in campo. È possibile aumentare il numero degli introiti con incontri più moderati e contenuti a livello di quantità, come insegnano la Premier League e la NFL”, concetto poi ribadito a Sky Sport. Dunque i propositi non sono migliori al cospetto di un calcio sempre più ricco di punti interrogativi e povero di idee. Serve una scossa e il segnale arriva dai sindacati.
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— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) April 28, 2021