Andrea Agnelli si è defilato dal caso Suarez: l’intero verbale del presidente della Juventus nell’inchiesta della Procura di Perugia.
Dopo alcuni giorni dalla chiusura dell’inchiesta della Procura di Perugia sul caso Suarez, è uscita alla luce la testimonianza di Andrea Agnelli. Il quotidiano La Repubblica ha svelato l’intero verbale del presidente della Juventus, interrogato come persona informata sui fatti. Dalla sua versione spuntano fuori retroscena interessanti, legati all’operazione con l’ex attaccante del Barcellona che avrebbe personalmente avanzato la richiesta.
Tutto sarebbe partito da un semplice sms: “Ricordo che durante un pranzo di fine agosto, Pavel Nedved mi disse che Suarez si era proposto per venire alla Juventus”, sono queste le prime parole di Agnelli.
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Caso Suarez, Agnelli: “Ho saputo dell’esame dai giornali”
Durante le sue dichiarazioni Andrea Agnelli prende le distanze anche da una sospetta mail: “Io non mi occupo delle condizioni contrattuali in quanto le negoziazioni sono seguite dall’area sportiva. La mail è partita ma continuo a non ricordare di averla ricevuta”, in riferimento alla proposta contrattuale inviata al legale del calciatore.
Il presidente della Juventus “scarica la colpa” a un preciso componente della dirigenza: “In quel periodo c’erano in piedi altre trattative per Dzeko, Milik, Cavani e Morata, oltre all’ipotesi relativa a Suarez. La loro gestione era affidata a Fabio Paratici“.
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Lo stesso Paratici sarebbe stato il tramite di questo affare: “A inizio settembre mi informò che l’ingaggio di Suarez era complicato. Non aveva la cittadinanza comunitaria. Poi il 14 mi dissero che fu impossibile e infatti al mio rientro stavamo trattando Dzeko”.
In tutto questo però Agnelli era all’oscuro dell’esito positivo dell’esame di Suarez: “Sono venuto a saperlo dai giornali. Ricordo che chiamai il calciatore solo una volta, per ringraziarlo di essersi proposto».
