Fiorentina, novità per lo stadio: la polemica sui fondi

Lo stadio “Artemio Franchi”, casa della Fiorentina, subirà la tanto sospirata riqualificazione. L’intervento nei confronti dell’impianto di Firenze, al costo di 95 milioni di euro, rientra nel Recovery Plan

Stadio Fiorentina
Stadio Fiorentina (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Arrivano finalmente buone notizie per quanto riguarda lo stadio “Artemio Franchi”, la casa della Fiorentina. Il Governo nazionale, infatti, ha deciso di destinare alcuni fondi per la riqualificazione dell’impianto di gioco del capoluogo toscano. A svelare la notizia è stata la Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna.

Lo stadio dei viola, infatti, è stato inserito tra i 14 progetti che riceveranno un finanziamento. Le risorse sono quelle previste dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, meglio noto come Recovery Plan. In questo modo sarà possibile lavorare sulla ristrutturazione e l’ammodernamento del “Franchi”.

Leggi anche >>> Fiorentina, Commisso provoca la Juventus: la stoccata del presidente viola

Stadio Fiorentina, 95 milioni per l’ammodernamento

Rocco Commisso (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il finanziamento per la riqualificazione dello stadio “Artemio Franchi” ammonta a 95 milioni di euro. Questo investimento viene inquadrato non solo per la resa in sicurezza e per l’aggiornamento di uno degli stadi più affascinanti del campionato italiano, ma anche all’indirizzo della comunità di Firenze. Il finanziamento verrà attribuito al Comune, che poi destinerà i fondi per i lavori.

Grande soddisfazione per Dario Nardella. Il sindaco di Firenze ha fatto capire quanto fosse importante ottenere un segnale per dare il via ai lavori: “Questa è un’ottima notizia che conferma l’impegno del Ministero della Cultura, che oltre a vincolare questo monumento, vuole trovare le risorse che consentiranno di renderlo moderno e funzionale”.

Firenze, dunque, potrebbe avere presto uno stadio non solo affascinante ma anche funzionante. Tante, in questi mesi, le denunce per la presenza di crepe e altri malfunzionamenti. Tanto che il presidente Rocco Commisso era pronto a investire per la costruzione di un nuovo impianto, ma l’idea non ha mai avuto luce.

Gestione cookie