Capello stuzzica l’Inter a Sky: il retroscena sulla cessione di Roberto Carlos

Fabio Capello ha lanciato una frecciata all’Inter per la cessione di Roberto Carlos, intervistato a Sky Sport prima di Real Madrid-Chelsea.

Capello Roberto Carlos Inter
Capello Roberto Carlos Inter

Stasera torna protagonista la Champions League con la prima semifinale d’andata che vede opposti Real Madrid e Chelsea. Una super sfida anticipata dalle parole di Roberto Carlos, presente a bordocampo allo stadio Alfredo Di Stéfano. L’ex terzino brasiliano, oggi collaboratore delle giovanili e ambasciatore del club, ha scambiato un paio di battute ai microfoni di Sky Sport.

Al termine dell’intervista, la leggenda dei Blancos ha salutato e ringraziato Fabio Capello che ha ricambiato i complimenti dallo studio. Chiuso il collegamento, l’ex allenatore ha svelato i retroscena dell’arrivo di Roberto Carlos a Madrid.

Un piccolo aneddoto che coinvolge in modo negativo l’Inter, accusato di non essersi accorto del suo talento: “Solo l’Inter non aveva capito che era forte. Il suo agente Branchini mi ha chiamato dicendomi che volevano venderlo e io non ci ho creduto finché non ho visto il fax con il prezzo finale già fissato (poco più di 7 miliardi di lire, circa 6 milioni di euro).

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Capello: “Roberto Carlos svenduto dall’Inter”

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Fabio Capello

Dopo essersi convinto, Fabio Capello non perse tempo e avvertì la società: “Allora chiamai subito il presidente del Real Madrid e lo feci andare subito a Milano per anticipare le concorrenti. Alle 11 del giorno dopo, in meno di 24 ore, il contratto era già pronto per essere firmato”.

Alla fine del suo racconto ha spiegato anche il motivo e il maggiore responsabile della cessione di Roberto Carlos da parte dell’Inter: “Dicevano che non sapeva marcare, Roy Hodgson non lo voleva. Io quando arrivò gli dissi di giocare aggressivo e di buttare la palla avanti per vedere chi arrivava per primo tra lui e l’avversario”. 

A posteriori si è rivelato un enorme rimpianto per i nerazzurri che furono i primi a scoprirlo e portarlo in Europa, ma non ci credettero abbastanza. Il suo soggiorno in Italia è durato soltanto una stagione (1995-96), prima del passaggio al Real Madrid e dell’ascesa nel calcio mondiale come uno dei migliori terzini di sempre.

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