Vincenzo Montella ha parlato delle sue esperienze alla Fiorentina e alla Roma. Ma ha svelato di avere ancora il sogno di sedersi sulla panchina dei giallorossi
Vincenzo Montella sogna di tornare presto su una panchina, dopo le esperienze alla Fiorentina e alla Roma. Il tecnico di Pomigliano d’Arco è ancora fermo al palo da più di un anno, quando i viola gli diedero il benservito nel corso di una stagione a dir poco travagliata.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’ex Aeroplanino ha parlato dei suoi sogni e delle sue speranza. Ma non senza aprire e sfogliare il libro dei ricordi – ancora abbastanza recenti – da allenatore. Non solo viola e giallorossi tra le sue esperienze, ma anche il Milan e un viaggio in Andalusia, direzione Siviglia.
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Montella e la Fiorentina, un amore finito presto
In primis Montella ha ricordato la sua esperienza alla Fiorentina. Partendo dall’ultima stagione, quella che ha portato all’esonero: “A Firenze c’è un presidente, Commisso, con entusiasmo e che prima o poi farà esperienza. Finora ha speso tanti soldi ottenendo forse meno delle attese. Solo che noi non avevamo un obiettivo specifico, volevamo creare un’identità e valorizzare i giovani“.
A proposito di quell’annata, l’ex bomber della Nazionale ha fatto capire cosa ne pensa della “moda” degli esoneri. “Il buon inizio ci aveva illuso – ha detto – e poi l’allenatore ha pagato il calo, ma se fossi un dirigente sosterrei il mister finché posso. In caso contrario lo sostituirei con uno dalle stesse caratteristiche: i cambi bruschi significano non aver scelto i giocatori adatti al tecnico precedente“.
Roma, il sogno di una vita
E poi c’è la Roma, il grande amore di Montella. Il tecnico ha parlato delle due occasioni in cui non ha potuto dimostrare di essere all’altezza della piazza capitolina: “Nel primo caso speravo di rimanere come allenatore e non è stato possibile. Peccato, mi sarebbe piaciuto impostare un progetto dall’inizio. Nel secondo hanno scelto un altro (Zeman), dopo vari sondaggi. Ci lasciammo male perché ci avevo creduto. Sì, nel 2012 mi sentivo l’allenatore della Roma“.
Montella è stato interrogato anche sul suo rapporto con Franco Baldini e Walter Sabatini. In questo caso vengono smentite le voci su presunte liti furibonde: “Ci furono delle divergenze. Niente di grave, anzi con Franco mi sento ancora. E stimo Sabatini. Sinceramente non ricordo di averli cacciati di casa come si è detto. A distanza di anni comunque ho capito: mi volevano bloccare per evitare che prendessi altre strade, come spesso capita ai dirigenti, e intanto sondavano diversi allenatori. Purtroppo io rimasi con il cerino in mano ma nel calcio succede”.
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E poi c’è il sogno, svelato dallo stesso Montella, che dopo la Fiorentina vorrebbe ripartire proprio dai giallorossi: “Ammetto che la Roma è una sorta di punto debole. E’ parte di me. Qui ho giocato, vinto, allenato. Magari non è troppo tardi per riprovarci“.