Superlega, penali pesanti per chi lascia: l’indiscrezione dalla Spagna

I club usciti dalla Superlega dovranno pagare altissime penali: la minaccia di Florentino Perez sta trovando conferme in Spagna.

Superlega Florentino Perez
Superlega Florentino Perez

La Superlega continuerà a essere un tema molto scottante. Il mondo del calcio si è sorpreso dalla facilità con cui i club siano usciti in poche ore dalla nuova competizione. Dall’annuncio del torneo alla sua sospensione per mancanza di squadre sono trascorsi due giorni di pura follia. Ora però sono in arrivo le conseguenze di questa incredibile vicenda.

Al contrario di quanto si pensasse inizialmente, ci sarebbero delle altissime penali nei contratti stipulati con i dodici club. Come affermato dal presidente Florentino Perez, le società che si sono tirate indietro dovranno pagare per il loro gesto e le sue minacce sembrano reali. Lo scrive anche il Financial Times, quotidiano economico britannico, che conferma la presenza di questi accordi segreti.

Leggi anche -> Superlega, la UEFA valuta le sanzioni: cosa rischiano i club fondatori

Superlega Florentino Perez: i club usciti devono pagare

Superlega Florentino Perez
Florentino Perez

Durante l’istituzione della Superlega, Florentino Perez si è voluto cautelare nei confronti dei partecipanti nel caso qualcuno avesse lasciato. Per sua sfortuna l’episodio si è verificato a cascata dopo poche ore, ma i contratti erano vincolanti e presenti di diverse clausole. In particolare quella d’uscita, secondo la fonte spagnola “Vozpopuli”, ammonterebbe a 300 milioni di euro. Una cifra notevole e proposta dal presidente della competizione che forse in parte aveva già capito come sarebbe andato a finire il progetto.

Prima dell’annuncio ufficiale, i club inglesi avevano già mostrato qualche dubbio e non sarebbero stati pienamente convinti di accettare. Alla fine però hanno firmato tutte le carte e dopo l’imminente retromarcia sono chiamati a pagare. Non dovrebbe bastare un comunicato stampa per liberarsi dagli accordi che prevedevano una durata di 23 anni. C’era la possibilità di staccarsi, ma non prima di giugno 2025 e comunque dovevano comunicarlo almeno con una stagione di preavviso. In più sarebbero stati tenuti a rimborsare una parte dell’immenso profitto da 3,25 miliardi di euro assicurato dalla banca americana JP Morgan.

Gestione cookie