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Superlega, Conte esce allo scoperto: il duro attacco alla UEFA

Al termine del match tra Spezia e Inter, la Superlega è stato il tema caldo discusso da Antonio Conte. Il tecnico ha criticato il ruolo della UEFA nel calcio

Spezia Inter Conte

L’Inter non va oltre il pareggio contro lo Spezia. I nerazzurri aumentano comunque il vantaggio sul Milan, complice anche lo scivolone dei rossoneri in casa contro il Sassuolo. Sono state tante le occasioni da gol per la squadra di Conte, ma gli attaccanti non riusciti a concretizzarle nel modo giusto.

Al termine dei 90 minuti è intervenuto il tecnico leccese, commentando a caldo il match e parlando della Superlega ai microfoni di Sky: “La pressione è inevitabile che si senta. Molti calciatori stanno per vincere per la prima volta qualcosa di importante. Oggi se avessimo vinto non avremmo rubato nulla: potevamo essere più qualitativi sotto porta, ma la gara è stata interpretata con la giusta voglia. Il traguardo inizia a vedersi e le giornate sono sempre meno. Ultimi giorni complicati? Abbiamo lavorato in modo concentrato, anche se inevitabilmente abbiamo sentito tutte tutte le voci che si sono dette”.

Leggi anche – Serie A, highlights Spezia-Inter: gol e sintesi partita – Video

Superlega, Conte critica il ruolo della UEFA

Conte Spezia Inter

Sono stati giorni caldi per il caos Superlega. Su questa competizione, in cui era coinvolta anche l’Inter, si è espresso così Conte: “Le tradizioni vanno sempre rispettate, perché appartengono alla storia. Non dobbiamo dimenticare che deve esserci sempre la passione nello sport e questo deve essere meritocratico. Noi cerchiamo di vincere per guadagnare un qualcosa”.

Il tecnico nerazzurro, però, ha voluto sottolineare come la UEFA dovrebbe rivedere la propria posizione: “Detto questo, è giusto che anche l’UEFA ci rifletta. Organizza eventi prendendo tutti i diritti e ne riserva solo una minima parte alle squadre che ne partecipano. Le società investono tantissimo sui propri giocatori, che vengono spremuti come limoni tra le nazionali e competizioni varie. Chi ci rimette sono solo le società”. Poi continua: “Investono zero: se tu prendi 10 di diritti e ne riservi solo 3, tenendone 7 per te, non è giusto. Ci sono squadre che ci mettono dei soldi e questo stato va cambiato. Chi partecipa a questi campionati deve avere una fetta un po’ più grande”.

Infine Conte ha risposto in conferenza stampa ad una domanda sul suo futuro: “Oggi possiamo incidere solo sul presente. E’ risaputo che i programmi societari sono cambiati per tanti motivi. A fine stagione va fatta chiarezza, è inevitabile. I tifosi lo meritano e meritano un progetto chiaro”.

Andrea Pennacchi

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Andrea Pennacchi

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