Inter, Marotta difende la Superlega e attacca Cairo: "Non sono un Giuda"
L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta ha difeso le ragioni della Superlega a Sky Sport alla vigilia della sfida di Serie A in casa dello Spezia
L’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta ha difeso le ragioni che hanno portato i presidenti di dodici società, nerazzurri compresi, a progettare la Super League.
A Sky Sport, Marotta ha confermato che l’iniziativa è stata portata avanti direttamente dai proprietari dei club a causa della difficile situazione economica dovuta alla pandemia di Covid-19.
“L’attuale modello del calcio nazionale e internazionale è a rischio default” ha detto Marotta, che ha sottolineato come più della metà del fatturato dei club venga speso per gli ingaggi di calciatori e staff. “Nessuna azienda, in nessun settore, potrebbe mai sopravvivere così” ha detto.
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Se la Superlega è naufragata, ha ammesso Marotta, “vuol dire che abbiamo commesso qualche errore nel percorso”. L’ad dell’Inter ha indicato soprattutto la sottovalutazione della voce dei tifosi, che ha portato innanzitutto le sei società inglesi a sfilarsi.
Il principio, però, resta valido secondo Marotta. “Il modello attuale del calcio non garantisce stabilità, continuità e futuro – ha detto – era giusto cercare qualcosa di diverso”.
Infine, il dirigente dell’Inter ha rispedito al mittente le accuse del presidente del Torino Urbano Cairo. “Sono inaccettabili – ha concluso -. Non ho tradito nessuno, non sono un Giuda”.
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