Superlega, De Zerbi si scaglia contro il Milan: le sue parole

Roberto De Zerbi è in fiume in piena in conferenza stampa e minaccia di non giocare contro il Milan, uno dei club fondatori della Superlega.

Superlega De Zerbi Milan
Superlega De Zerbi Milan

La nascita della Superlega sta facendo alzare tantissime critiche all’interno del calcio. Tra i personaggi più contrari a questo progetto c’è sicuramente Roberto De Zerbi che ha alzato i toni. Durante la conferenza di stampa alla vigilia di Milan-Sassuolo, il tecnico neroverde è arrivato addirittura a minacciare di non giocare la partita. Un’ipotesi scaturita dal fatto che i rossoneri sono una delle dodici squadre fondatrici della nuova competizione.

Nel corso delle sue dichiarazioni De Zerbi è apparso molto arrabbiato, lanciando un attacco diretto alla Superlega e di conseguenza anche al Milan: “Io non vorrei andare a giocare contro il Milan che è tra i fondatori. Ho già espresso la mia intenzione a Carnevali e ai giocatori, poi se il club mi obbligherà ad andare non potrò fare altrimenti”.

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Superlega De Zerbi contro il Milan: “E’ un colpo di stato”

Roberto De Zerbi

La sfuriata di De Zerbi contro la Superlega è continuata con altre durissime parole: “Domenica è stato fatto un colpo di stato. Sono molto risentito, il calcio è di tutti e meritocratico. Si poteva fare in modo più trasparente, invece di pubblicare i comunicati a mezzanotte. Queste squadre non possono fare quello che vogliono solo perché sono comandate da potenti e prepotenti. Devono farsi delle domande sui loro debiti”.

Il tecnico neroverde è stato davvero un fiume in piena, continuando il suo sfogo personale per quasi tutta la conferenza: “Il figlio di un operaio quindi non potrà essere un chirurgo? Non lo so, forse io e la mia società siamo coglio.. che ancora sogniamo. Così si nega il diritto che il più debole possa ambire a un futuro migliore”.

Infine chiude il suo intervento promettendo di restare in prima linea a combattere: “E’ una cosa sbagliata, è il momento di metterci la faccia. Non abbasserò la testa o farà finta di niente. I miei genitori mi hanno insegnato dei valori e continuerò a portarli avanti anche contro i miei interessi in futuro”.

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