La Superlega europea è ufficialmente nata ed ora ha parlato Florentino Perez. Il numero uno del Real Madrid è il presidente di questa nuova competizione
La notizia della SuperLeague è il tema caldo di giornata. Di cose se ne sono dette tante, ma le parole dei protagonisti di questa iniziativa erano attesi. Un voce eccellente, cioè quella del presidente della nuova competizione, ha fatto chiarezza sul nuovo progetto.
Florentino Perez, raggiunto dai microfoni di El Chiringuito TV, ha rotto il silenzio: “Siamo giunti alla conclusione che sostituendo la Champions League con la Super League avremmo risolto i problemi legati ai debiti. Quando non ci sono entrate, oltre alle televisioni, il modo migliore è creare spettacolo. E’ stato questo che ci ha spinti a lavorare sul nuovo progetto”.
Poi continua: “Il calcio deve evolversi come ogni cosa nella vita. Deve adattarsi ai tempi in cui viviamo adesso. Il calcio sta perdendo interesse, i diritti televisivi stanno diminuendo. Volevamo fare la SuperLeague, la pandemia ci ha dato urgenza: ora nel calcio siamo tutti rovinati”.
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Erano attese le parole di Florentino Perez, presidente della Superlega europea. Da pochi minuti il numero uno del Real Madrid ha fatto chiarezza su questa rivoluzionaria competizione: “La cosa attraente nel calcio è vedere partite tra grandi club. Aumenta il valore per le televisioni e aumentano le entrate. Non sono solo i ricchi a volere la Superlega: stiamo facendo questo per salvare il calcio. Non vogliamo che i ricchi diventino più ricchi e i poveri sempre più poveri”.
L’aspetto economico è sicuramente un tema centrale del progetto: “Sarà come una piramide, perché i più grandi club avranno più soldi da investire negli acquisti dei giocatori. Se invece perdono soldi, come sta accadendo, il sistema crolla. Come con la Champions League: il nuovo formato del 2024 è assurdo, non ho nessuna intenzione di farne parte. Di questo passo il calcio muore entro il 2024. Tanti club hanno perso diversi milioni”.
Florentino Perez poi precisa sul format della competizione: “Non è affatto un sistema chiuso. Chi si aggiudica i 5 posti disponibili, potrà giocare con le altri squadre migliori al mondo. Migliorerà il VAR, gli arbitri e ci sarà il Fair Play fiannziario. Presidenza? La do ad Agnelli, Laporta… chi vuole è ben accetto. Il Barcellona vive una situazione difficile e il loro presidente ha capito e accettato subito la proposta”.
Perez sottolinea l’importanza del dialogo con la UEFA: “Parleremo con loro, come già detto nel comunicato. Dobbiamo discutere dei 5 posti disponibili nella Superlega. La UEFA ha lavorato per il nuovo formato della Champions League, ma io sinceramente non capisco. Noi vogliamo salvare il calcio per i prossimi 20 anni, perché la situazione è grave. Se vinci la Champions ricevi 120-130 milioni dalla UEFA, ma con la Superleague sono molti di più. Ceferin-Agnelli? E’ inaccettabile sentire insulti a un presidente di un club di fama mondiale. Così non va bene, la UEFA deve cambiare atteggiamento”.
Sulla possibile esclusione dei club coinvolti nella Superlega in altre competizioni, il presidente è sicuro: “Non ci sarà nessuna esclusione, né dalla Champions né da altri campionati. Ne sono sicuro al 100%. Questo riguarda anche per le competizioni in corso”.
Il PSG e il Bayern Monaco avrebbero declinato l’invito, ma Florentino Perez ha precisato: “Ad oggi non c’è stato nessun invito. Non abbiamo nemmeno parlato con club tedeschi. Ora siamo 12 e vogliamo arrivare a 15, ma se loro non ci saranno noi continueremo comunque. Le 15 squadre sono quelle più influenti dal punto di vista dello spettacolo. Ma altre, come Napoli e Roma, avranno la possibilità di entrare nella competizione”.
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